Il toponimo deriva dal fiume omonimo. E' un piccolo comune in provincia di Asti, poco distante da Acqui Terme, dedito prevalentemente all'agricoltura, alla coltivazione della vite ed alla produzione di ottimi vini. Guardando l'abitato, circondato da morbide e verdi colline, solcate dagli ordinati filari di vite, salta immediatamente agli occhi l'inconfondibile sagoma della chiesa parrocchiale.
I primi abitanti della zona furono le popolazioni liguri e celtiche; tuttavia notizie documentate circa il borgo si hanno solo in relazione alla prima metà del XIII secolo. Nella prima metà del XVII secolo Castel Boglione fu infeudato ad Annibale Chieppio prima, ad Alessandro Sensi poi. Alla morte di quest'ultimo successe Ludovico Orsie. Il feudo fu poi ceduto al Conte Alessandro Senesio dal Duca di Monferrato per passare al Bulgarini che riuscì a far separare Castel Boglione da Nizza Monferrato, del quale era stato fino a quel momento frazione, e a farlo riconoscere comune autonomo nel 1653. Il centro fu venduto al capitano Roberti che acquisì nel 1680 il titolo di Conte di Castelvero ed alimentò un'annosa querelle con gli abitanti a causa dei diritti di caccia. Sotto la dominazione sabauda divenne parte della provincia di Acqui, poi del dipartimento di Montenotte, della provincia di Alessandria e di Asti dal 1935.
Da vedere:
La chiesa parrocchiale del Sacro Cuore e di NS. Assunta, costruita nei primi anni del Novecento sul luogo in cui sorgeva la vecchia parrocchiale, è una concentrazione di stili, vi sono rappresentati il neogotico, il barocco, il neoclassico ed il neoromanico. La struttura è a croce latina con tre navate e cupola ottagonale in posizione centrale. All'interno sono presenti decorazioni in stile liberty.
I ruderi dell'Oratorio della Confraternita dei Battuti.
Il Tempietto della Madonna del Cortile del 1726.
La chiesa di San Sebastiano del XVIII-XIX secolo.
L'antica Castelvero.