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Castelnuovo Don Bosco

Descrizione

Il toponimo originariamente era Castelnuovo d'Asti, poi mutato per onorare il Santo che era nato in questi luoghi. Il nome si ricollega alla presenza, dal periodo successivo al Mille, di un castello intorno al quale si sviluppava l'abitato. Piccolo centro dell'alto Monferrato, in provincia di Asti, Castelnuovo Don Bosco è situato su un colle, a poca distanza dal punto in cui confluiscono due corsi d'acqua: il rio Bardella ed il rio Nevissano; è famoso per la lavorazioni di mobili in giunco e in vimini e per aver dato i natali al fondatore dei Salesiani, San Giovanni Bosco, la cui casa natale, situata nella località detta Colle Don Bosco, a 5 chilometri dal centro, è stata trasformata in santuario ed è oggi meta di frequenti pellegrinaggi. Ricca la produzione vinicola e nella frazione Bardella si trovano fonti solforose.
Il dominio sull'abitato fu diviso dapprima tra i conti di Biandrate ed i signori di Riva; successivamente fu concesso ai marchesi del Monferrato ed appartenne a loro a lungo (salvo una parentesi temporale in cui fu sottoposto alla città di Asti), in seguito ai signori di Rivalba e, successivamente, ai signori di Piea. Nel 1546 divenne feudo di Anna d'Alençon e di Enrico Suave, fino a quando i Savoia, ai quali passò il controllo sul territorio, non lo concessero, nei primi anni del XVII secolo, al conte von Mansfelt e, alla morte di questo, a Matilde di Savoia.

Da vedere:

La parrocchia di Sant'Andrea presenta una facciata settecentesca, conserva al suo nterno un dipinto del Moncalvo.
Il santuario della Madonna del Castello, così denominato perchè situato proprio accanto al castello, presenta forme barocche e risale alla fine del XVIII secolo.
La chiesa di San Bartolomeo in stile settecentesco.
La chiesa di Sant'Eusebio, un piccolo edificio in stile romanico, presenta caratteri medievali, salvo la facciata restaurata nel Settecento.
I resti della chiesa di Santa Maria di Carnareto in stile romanico.
La chiesa di Santa Maria di Rasetto, situata su una collina nei pressi di Garesio, presenta una facciata settecentesca, abside in pietra e porticato del Novecento.
La torre medievale, insieme ad altri resti, è quanto rimane dell'antico castello che dominava il paese. Rimaneggiata nel Quattrocento, presenta base quadrata
Casa Filipello. Un pregevole edificio risalente al periodo liberty con giardino.
Il palazzo dei Rivalba.
Gli edifici legati alla vita di San Giovanni Bosco a Becchi.

Mappa

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