Il toponimo ha origini germaniche e significa "monte". E' un piccolo comune in provincia di Asti, situato al confine con il territorio di Alessandria e bagnato dal Bormida di Spigno. Presenta il tipico aspetto del borgo medievale, ancora cinto dalle mura e separato in due pari dalle rovine del castello.
Le origini sono romane e il primo abitato sorse in prossimità dell'antica via Aemilia Scauri. Nel periodo compreso tra il VI ed il VII secolo Mombaldone aveva già vissuto il dominio dei Longobardi, benché sia stato citato per la prima volta in un atto risalente all'anno Mille, in cui si attesta la donazione da parte di Anselmo, erede degli Aleramici, all'Abbazia di San Quintino di Spigno Monferrato, da lui fondata, di alcune terre, tra cui i mansi di Mombaldone. A partire dagli inizi del XIII secolo e per tutto il Medioevo fu feudo dei Del Carretto di Savona e vide un grande sviluppo edilizio nel periodo in cui fu signore Enrico IV Del Carretto. Già sul finire del XIV secolo il borgo di fatto fu sotto il controllo di Amedeo VI di Savoia, dominio ufficializzato nel 1531 dall'imperatore Carlo V che concesse molte prerogative ed autonomie ai feudatari. Nel 1637 gli Spagnoli tentarono, senza successo, di conquistare il borgo, ma furono fermati dalle truppe di Vittorio Amedeo di Savoia. Nei primissimi anni del XVIII secolo, terminata la guerra di successione del Monferrato, finalmente il territorio fu in condizioni di godere della tranquillità necessaria per meglio svilupparsi e fu dato impulso alla coltivazione dei bachi da seta, attività fiorente che assicurò benessere economico e sviluppo per un lungo periodo.
Da vedere:
L'oratorio della Confraternita dei Santi Fabiano e Sebastiano situato proprio accanto alla parrocchiale, quasi ad attendere il visitatore alla fine dell'unica strada centrale del paese. È un edificio costruito nel 1764 su progetto del Barozzi e recentemente restaurato. Presenta caratteri barocchi, nel complesso mostra grande equilibrio e compostezza con campanile non separato dalla struttura principale, ma inglobato nella stessa. Conserva affreschi della fine del Seicento ed attualmente ospita manifestazioni, mostre ed altri avvenimenti culturali.
La chiesa parrocchiale di San Nicolao, edificata nel1790 su progetto dello Zucchi, ha pianta esagonale, facciata arricchita da colonne e da un piccolo timpano. Il campanile, parzialmente inglobato nella struttura, è sormontato da una copertura circolare. All'interno la chiesa conserva pregevoli tele barocche, tra cui alcune del Monevi, ed un organo del XIX secolo.
Il castello di epoca compresa tra il XIII ed il XIV secolo fu parzialmente distrutto nel XVII. Al centro conserva ancora i resti di una torre quadrata fatta demolire in parte dal Marchese Aleramo Del Carretto per permettere l'utilizzo delle pietre nella costruzione della ferrovia.
La Fortezza è un possente edificio in pietra a vista risalente al 1200 con arredamento settecentesco. È di proprietà dei Del Carretto ed ospita un ristorante apprezzato e conosciuto non solo in Italia.
La Porta di ingresso al ricetto con il suo arco acuto ancora intatto è di epoca medievale.
Il vecchio mulino risalente al XVI-XVII secolo.