Cittadina del basso Monferrato in provincia di Alessandria, situata tra la Padania ed il Piemonte, tra la collina ed il Po, il nucleo storico di Casale Monferrato presenta monumenti di epoca romanica e gotica, oltre ad essere un importante centro commerciale ed industriale.
Il ritrovamento di alcuni reperti avvalora la teoria che vuole Casale di origini romane; secondo la tradizione la fondazione del borgo si deve al re longobardo Liutprando. Nel XII secolo ottenne da Federico Barbarossa il riconoscimento dell'autonomia comunale, che però durò poco: dopo alcuni anni di instabilità nel 1215 fu distrutta e vinta dalle forze sabaude, alessandrine e milanesi alleate di Vercelli. Sottomesso nel IX secolo al vescovo di Vercelli, nel XV secolo Casale passò ai marchesi Paleologhi che lo fecero divenire la capitale del Monferrato; il clima culturale che Casale visse in quella fase fu intenso e vivace: furono creati conventi per l'educazione dei giovani ed un' importante scuola di pittura. Nel 1533, estinta la famiglia dei Paleologi, il feudo fu occupato dalle truppe di Carlo V e divenne dominio dei Gonzaga, che trasformarono la città in una piazzaforte militare con mura e fossati contro le mire espansionistiche sabaude. Durante gli scontri fra Francia e Spagna per il controllo della città, la stessa fu cinta d'assedio per ben quattro volte e nel XVIII secolo fu inglobata nel Regno Sabaudo di Vittorio Amedeo II. I Savoia furono promotori dell'eliminazione della maggior parte delle fortificazioni e della trasformazione dell'abitato in centro residenziale con nuovi palazzi gentilizi. Le mura furono demolite nel 1856.
Da vedere:
Il Duomo, edificato in forme romanico-longobarde nel 1107, subì un incendio nel 1215, ristrutturato, fu trasformato dal Mella alla fine del XIX secolo. Presenta cinque navate su pilastri, i campanili sono del Duecento.
La chiesa di San Domenico, costruita nel 1472, su commissione di Guglielmo VIII Paleologo, in forme tardo gotiche ed ingrandita nel Settecento. Presenta sulla facciata un bellissimo portale in pietra risalente al 1505. Conserva tele settecentesche del Guala, un sepolcro del Sammicheli risalente al 1527 ed un pulpito del Gasperini risalente al Settecento.
La chiesa di Sant'Antonio Abate presenta unica navata e cappelle laterali. Fu edificata nella metà del Cinquecento sul luogo in cui si trovava l'antica chiesa di Santa Maria degli Angeli. Fu restaurata nel XIX secolo.
La chiesa di San Filippo Neri, costruita su progetto del Guala nel XVII-XVIII secolo, presenta pianta a croce greca e custodisce numerosi dipinti.
La chiesa settecentesca dell'Addolorata presenta pianta centrale, fu costruita su progetto di Magnocavallo.
La chiesa barocca di Santo Stefano, progettata nel 1653 dal Guala, custodisce dipinti dello stesso Guala e di Cairo.
Il Castello dei Paleologhi, costruzione quattrocentesca, realizzata su disegno del Sammicheli, su un preesistente edificio del Trecento. Ingrandito dai Gonzaga nel 1561, fu trasformato in deposito militare nel XVIII secolo. Domina la piazza che porta il suo nome.
La sinagoga, di origine tardo cinquecentesca, si trova dove anticamente sorgeva il ghetto. Ospita il Museo israelitico, con arredi in argento dei secoli XVII e XVIII, e la biblioteca.
Il palazzo di Anna d'Alençon, reggente del Marchesato alla morte del marito, Guglielmo IX. Edificio tardo gotico con un cortile-porticato di epoca quattrocentesca. All'interno si trova una grande sala con soffitto ligneo a cassettoni, dipinto con l'iconografia dei Marchesi di Monferrato.
Casa Tornielli, edificio quattrocentesco in forme gotiche, presenta una facciata interrotta da belle monofore ed un portale del XVI secolo attribuito al Sammicheli.
Il palazzo Gambera-Mellana dal bel cortile interno.
Il palazzo del municipio, costruito nel 1778dal Robilant. Presenta un ingresso con volta retta da colonne ed un'imponente scala a due rampe. All'interno ci sono stanze affrescate.
Il palazzo Gozzani di Treville, edificio barocco eretto agli inizi del Settecento da Giovanni Battista Scapitta, presenta belle pitture all'interno, sul soffitto dello scalone un affresco di Pier Francesco Guala. Oggi ospita al primo piano l'Accademia Filarmonica.
La Torre Civica, ristrutturazione del 1512 ad opera del Sammicheli di una torre risalente al XI secolo.