A nord-est di Milano, nel bacino idrografico del Molgora, Vimercate è un importante centro della provincia di Monza e Brianza; il toponimo deriva dal latino "Vicus mercati" (borgo del mercato), essendo stato da sempre luogo di intensi scambi commerciali. E' menzionato per la prima volta in un documento del 745, il testamento di Rotperto di Agrate, nel quale è citata la chiesa di Santo Stefano, posta a capo di una pieve che per secoli organizzerà la vita religiosa, economica e sociale di un vasto territorio, incluso nel 931 nel contado della Martesana, delle cui funzioni amministrative e giudiziarie Vimercate costituiva il centro. Nel periodo compreso tra il Seicento e l'Ottocento divenne luogo amato dalla nobiltà milanese, tanto che furono molte le c.d. "ville di delizia" ivi costruite.
Ricordiamo, ad esempio,:
- Palazzo Trotti, (XVII-XVIII secolo), sede del Municipio di Vimercate, costruito dal feudatario del paese, il conte Giovanni Battista Secco Borrelli; ospita un ciclo di affreschi distribuito in 11 sale, raffigurante "Storie di Cleopatra, Semiramide, Ercole" e altri episodi mitologici del XVIII secolo;
- Villa Casanova (XIX secolo), ricavata dal riadattamento di un'ala del vicino Monastero di San Lorenzo;
- Villa Visconti Gargantini Piatti (XIX secolo), realizzata su progetto di Leopoldo Pollack nel 1805;
- Villa Sottocasa, costruita negli ultimi anni del XVIII secolo, dotata di un imponente parco;
- Villa Santa Maria Molgora (XVI-XIX secolo), di impianto neoclassico;
- Villa Gallarati Scotti (XVII-XIX), nella frazione di Oreno, ristrutturata in stile neoclassico dall'architetto Simone Cantoni;
- Villa Borromeo, edificata nel XVI secolo e ristrutturata più volte nei secoli successivi;
- il casino di caccia Borromeo, risalente al XV secolo ed la cui interno sono conservati pregevoli affreschi cinquecenteschi.
Tra gli altri monumenti, civili e religiosi di Vimercate, segnaliamo:
- la Collegiata di Santo Stefano, situata in pieno centro storico, fu realizzata in due fasi, tra il X e l'XI secolo su una costruzione più antica; sotto il timpano della facciata dalle forme classicheggianti è collocato il gruppo statuario raffigurante la Vergine col Bambino tra i Santi Stefano e Damiano del Trecento. All'interno sono conservati affreschi del pittore bresciano Lattanzio Gambara;
- il Santuario della Beata Vergine, edificato nel Seicento con l'intervento dei più grandi architetti milanesi del periodo (Fabio Mangone, Francesco Maria Richino). Ricca di stucchi ed affreschi, presenta numerose cappelle, decorate con elementi tardo-manieristici.
- il ponte di San Rocco, eretto in due fasi nel Medioevo, grazie al recupero di un preesistente ponte romano sulla Molgora;
- il cinquecentesco Monastero di an Lorenzo, situato poco distante dalla Collegiata di San Lorenzo, è un pregevole edificio a pianta a U, composto da un chiostro ed un portico d'ingresso. Divenuto proprietà privata nell'Ottocento fu utilizzato come edificio industriale, abitazione e negozi.
-il trecentesco Convento di San Francesco, di proprietà della famiglia Banfi;
- una casa-torre medievale del XV secolo in Via Crispi;
- il Convento di San Francesco, nella frazione di Oreno, fu inizialmente edificati nel XIII secolo e successivamente ampliato e ricostruito con pianta a quadrato perfetto. Qui ritornarono i francescano dopo la soppressione nel 1769 del vicino convento di Vimercate;
- la Chiesa di San Michele, parrocchia di Oreno, risalente al XVI secolo e successivamente ampliata.