Comune della provincia di Milano, situato a ridosso del capoluogo Lombardo, San Donato Milanese sorge in un'area abitata sin dai tempi più remoti da Etruschi, Liguri e Galli. Tuttavia, il vero sviluppo della zona coincise con la dominazione romana e la costruzione della strada Mediolanum-Laus Pompeia che collegava Milano a Lodi: all'altezza di San Donato Milanese, infatti, era posizionato la quinta pietra miliare "ad quintum lapidem". La costruzione della prima pieve di San Donato risale al periodo longobardo, ad opera di Grimoaldo, duca di Benevento. Con molta probabilità il borgo fu fondato da un abate della vicina Abbazia di Chiaravalle; nell'XI secolo fu di proprietà della famiglia De Advocati e, una volta estintasi la famiglia, alla Diocesi di Milano fino al XVI secolo. In età napoleonica a San Donato Milanese fu aggregato il comune di Bolgiano; due anni dopo fu soppresso anche il comune di San Donato ed aggregato a quello di Viboldone. Tutti i centri riacquistarono la loro autonomia nel 1816, con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.
Tra i siti di magior interesse, qui menzioniamo:
- la Chiesa di San Donato vescovo e martire, la cui esistenza è già attestata nel X secolo e fu ampiamente descritta nel XIII secolo da Goffredo da Bussero; l'attuale edificio risale alla prima metà del Seicento, in stile barocco lombardo, ad un'unica navata divisa in tre campate. All'esterno la chiesa non presenta particolari decorazioni: la facciata è formata da due ordini sovrapposti, sovrastati da un timpano di forma classicheggiante; l'ingresso presenta un portichetto quadrangolare sorretto da colonne.
- la Chiesa di Sant'Enrico, in memoria di Enrico Mattei, fu edificata nel 1963 su progetto dell'architetto Ignazio Gardella;
- la Chiesa di santa Barbara, edificata nel 1955, su progetto di Mario Bacciocchi che trasse ispirazione dalla forma delle cattedrali padane;
- la Chiesa dell'Incarnazione;
- la Chiesa di Santa Maria Assunta;
- la Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice.