Comune della provincia di Milano, situato ad ovest del capoluogo lombardo, Bareggio è situato nella riserva naturale "Fontanile Nuovo", una quarantina di ettari di area protetta che offrono un tipico esempio di fontanile della bassa pianura padana.
Con molta probabilità il territorio di Bareggio era abitato già in epoca pre-romana dai Galli Insubri che, prevalendo sugli Etruschi tra il VI e il V secolo a.C., si stanziarono nella zona tra il Ticino e l'Adda, fino a quell'epoca abitata da radi insediamenti di popolazioni Liguri. Il toponimo deriverebbe da "barasia", termine con il quale si designavano nel Medioevo le terre incolte. Dopo la caduta dell'Impero Romano subì la dominazione longobarda, prima, e franca, poi, vivendo per lungo periodo sotto la giurisdizione dell'Abate della Basilica di Sant'Ambrogio di Milano. E' menzionato per la prima volta in un documento del 780, relativo ad una permuta di fondi.
Tra gli edifici religiosi menzioniamo:
- la Parrocchiale dei Santi Nazaro e Celso, originariamente in stile romanico, già presente nel XIII secolo, l'attuale edificio risale al XVIII secolo ed ampliato nel 1880;
- la Chiesa di Santa Maria alla Brughiera, presso l'antica cascina Brughiera, fu edificata nel XV secolo in un'area dalla spettacolare bellezza paesaggistica; nel corso del Settecento fu ingrandita e dotata di campanile quadrangolare;
- la Chiesa di Santa Maria della Neve, pregevole edificio settecentesco con campanile coevo.
Tra gli edifici civili, invece, spiccano:
- Palazzo Visconti di Mondrone Radice Fossati, attuale sede del municipio cittadino, che conserva parte dei decori e degli arredi settecenteschi, un grandioso scalone barocco, con balaustra e colonnine in granito;
- Villa Gallina Radice Fossati, classico esempio di residenza signorile di campagna, famosa per i suoi giardini;
- Villa Sormani Fumagalli Marietti, sede dell'Accademia degli Arcati, e risalente al XVII secolo;
- Villa Vittadini (XIX secolo).