Sul toponimo esistono diverse teorie: per alcuni deriverebbe dal latino "mansus" (podere), per altri da "Giove Massimo", per l'eccezionale popolosità che caratterizzava il centro rispetto agli abitati limitrofi. La seconda parte del nome si deve alla famiglia feudale più importante per la storia di Massino.
E' un comune in provincia di Novara, situato su una collina, affacciato sul Lago Maggiore e circondato dai monti. Dalla sua posizione il panorama che si gode è incredibilmente vasto, spaziando dal Lago Maggiore alle prealpi lombarde. Originariamente dedito prevalentemente all'agricoltura, nel XIX e XX secolo ha visto il turismo accrescere enormemente il suo ruolo, in ciò favorito dai boschi e dalle splendide radure, dai pendii e dai tranquilli sentieri che percorrono i fianchi del Monte San Salvatore.
Dopo la colonizzazione da parte dei Romani, la zona fu conquistata dai Longobardi. Le prime notizie documentate sull'esistenza dell'abitato risalgono all'anno 865. E' certo che Massino divenne dominio di Ludovico II e nel XII secolo fondo dei Visconti che detennero il feudo fino al XVIII secolo. Sul finire del XIX secolo Alberto Visconti vendette il castello di Massino che divenne poi possedimento di un ramo della famiglia di San Vito.
Da vedere:
La chiesa di San Michele risalente all'XI secolo, posta nel centro del paese, presenta un campanile romanico a pianta quadrata interrotto da monofore ed una bifora, pendente a causa dello smottamento dovuto ad una frana. La chiesa fu ricostruita nel Seicento, al suo interno affreschi di De Campo risalenti al XV secolo.
La chiesa di San Salvatore del X secolo si trova in una posizione panoramica, in un bosco suggestivo. Presenta una struttura irregolare, originariamente aveva una sola navata con abside decorata da affreschi, nel 1699 fu aggiunta la sagrestia e una navata maggiore. Il campanile è di epoca più tarda, infatti fu realizzato nel XVII secolo. Sul piazzale della chiesa si trovano due cappelle, in una delle quali è presente un affresco risalente al Quattrocento, scendendo lungo la scala santa si incontrano le cappelle di Santa Margherita del XIII secolo e quella di San Quirico del XII secolo.
La parrocchiale della Purificazione della Vergine Maria. L'attuale edificio risale al XVIII secolo, ma la sua esistenza era già attestata nell'anno 882. Presenta tre navate con cappelle laterali, tra cui la cappella di Sant'Agnese, caratterizzata dalla presenza di affreschi del Cinquecento, la nuova cappella di Sant'Agnese con altare e statua del Seicento, la cappella del fonte battesimale con altare ligneo del XVII secolo, la cappella della Madonna del Rosario con altare ligneo. All'interno è presente l'altare maggiore marmoreo in stile barocco, una statua lignea raffigurante la Madonna della fine del XIX secolo e l'organo della seconda metà del XIX secolo.
La chiesa della Madonna di Loreto è decorata da affreschi cinquecenteschi del Cagnoli.
Il castello, edificato nel XII secolo da Guido Visconti, oggi si presenta con la struttura conferita dai numerosi rifacimenti cinquecenteschi.