Il toponimo è il diminutivo di Dormello e vuol dire "colle della porta", in riferimento al colle, luogo più adatto alle esigenze difensive. Comune in provincia di Novara, il cui territorio, ai confini con la Lombardia e ricco di vigne e boschi, è costituito da tre fasce di diversa altitudine, di più recente costruzione via via che si scende verso il lago (infatti la zona dei Lagoni reca tracce della presenza umana sin dall'Età del Bronzo). È caratterizzato dalla presenza della Riserva naturale dei Canneti, un'area che estende per quattro chilometri tra Arona e Castelletto, lungo il Lago Maggiore, fondamentale anche per lo studio degli uccelli.
Il centro originariamente costituiva un abitato minore appartenente a Dormello, un piccolo abitato situato sulle colline ed oggi scomparso. La zona fu abitata sin dall'Età del Bronzo, come si evince dal rinvenimento di reperti archeologici; non mancano tracce risalenti all'Età del Ferro e romana. Fu scelta da una comunità gallica che vi si stabilì nel III-I secolo a.C. Il territorio di Dormello comprendeva l'abitato inferiore che giungeva fino al lago e quello superiore fino ai Lagoni. Dormello fu comune autonomo già nella prima metà dell'800.
Da vedere:
La chiesa della Madonna della Fontana del XIV secolo in origine era un monastero dedicato alla Visitazione. Il nome fu cambiato per il passaggio all'interno dell'edificio di un corso d'acqua che alimentava un lavatoio. All'esterno un'ara romana.
La chiesa della Madonna della Motta, in realtà dedicata alla Madonna delle Grazie, presenta al suo interno un dipinto del 1113 raffigurante la Vergine con Bambino e un dipinto raffigurante la Natività del XVII secolo.
La parrocchiale di Santa Maria Assunta del XII secolo domina l'abitato. Dalla sua posizione si può ammirare uno splendido panorama sul Lago Maggiore, sul Mottarone e sulle località circostanti. All'interno in stile barocco la statua della Madonna del Rosario del 1620, opera del Tiberino. Il campanile è del XVII secolo.
L'oratorio di San Rocco, edificato nel 1648, ha una facciata di grande semplicità, sormontata da un timpano ed un portale in granito del XVIII secolo. all'interno una sola navata e volta a crociera.
L'oratorio di San Teodoro e Sant'Antonio Abate a La Rotta risale al XVI secolo. Fu restaurata nel Seicento ed oggi si presenta inglobata in due successivi edifici, contraddistinta da scarse tracce di affresco sulla facciata.
La cappelletta di Sant'Apollonia edificata nel 1821.
La Necropoli gallica.