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Madonna del Sasso

Descrizione

Il toponimo deriva dalla presenza dell'omonimo santuario eretto nella prima metà del XVIII secolo.
Comune della provincia di Verbano Cusio Ossola, situato sul Lago d'Orta, sovrastato dai monti Avigno e Briasco, il territorio comunale, distribuito tra i 500 e gli 800 metri, non distante dalla provincia di Vercelli e da quella di Novara, è composto da quattro frazioni, una delle quali, Piana dei Monti, dista 10 chilometri dal capoluogo; ogni abitato, attraversato da vicoli stretti e piccole piazze, punteggiati da pozzi e lavatoi, è diverso dall'altro e caratterizzato da grandi e peculiari tradizioni. Belle ed interessanti le escursioni e gli itinerari, come quello letterario del Lago d'Orta e del Mottarone che, seguendo le citazioni di autori famosi, conduce nei luoghi più suggestivi del lago: l'isola di San Giulio, gli aleggi ed i boschi circostanti.
L'esistenza delle frazioni è documentata già nell'anno Mille, periodo in cui erano parte del territorio del Vescovo di Novara.
Il comune è stato creato nel 1928 dall'unione di Boleto e Artò e le rispettive frazioni, ma non senza proteste e risentimenti da parte degli abitanti del secondo che, perdendo la sede municipale, risultò penalizzato a favore del primo. Durante la resistenza partigiana questi luoghi costituirono lo scenario di lotte portate avanti con orgoglio e determinazione. Rilevante è stato da sempre il ruolo delle donne sia durante la Seconda Guerra Mondiale che negli anni precedenti. Non a caso la prima donna nominata console nel 1776 era originaria di Madonna del Sasso.

Da vedere:
Il santuario della Madonna del Sasso, risalente al XVIII secolo è situato su una rocca di granitoalta circa 400 metri, affacciato sul lago, in un'atmosfera particolarmente suggestiva. Dal piazzale antistante, complice il cielo terso, è possibile scorgere la sagoma della catena delle Alpi fino alla Svizzera e l'Appennino ligure. La facciata, preceduta da un porticato e da una balconata, è delineata da lesene e sormontata da un timpano, il campanile in pietra è posto su un lato, a poca distanza. All'interno una sola navata, un ciclo di affreschi di Lorenzo Peracino risalenti al 1771, una tavola di Fermo Stella del 1541, marmi pregiati. Nell'Ottocento fu dato inizio all'estrazione del granito, proprio dalla roccia su cui è costruita la chiesa. L'attività, svolta per circa 100 anni, fu interrotta a causa del timore che la struttura potesse cedere a causa dell'indebolimento della roccia.
La chiesa di Santa Maria Maddalena nella frazione Centonara, risalente al XIII secolo, ha subito numerose modifiche nel corso degli anni. L'ingresso è preceduto da un porticato del XVI secolo, all'esterno sono presenti tre affreschi, l'edificio ha una sola navata e campanile romanico. Conserva al suo interno un Crocifisso dei primi anni del Settecento e, dietro l'altare maggiore, una tavola dipinta da Fermo Stella nel XVI secolo.
La parrocchiale di San Bernardino nella frazione Artò, risalente al 1480 e successivamente ampliata, presenta un porticato costruito nei primi anni del Novecento, il campanile risale al 1898. L'edificio presenta una sola navata, bellissimi affreschi nel presbiterio raffiguranti scene della vita di San Bernardino, uno del 1663 raffigurante il Battesimo di Gesù ed un fonte battesimale del 1590.
La parrocchiale di Santa Maria Assunta nella frazione Piana dei Monti del XVI secolo presenta facciata e portico seicenteschi, nel timpano del portale è visibile una pregevole scultura raffigurante la Madonna con Bambino di origine cinquecentesca. Il campanile risale al Seicento e rientra nelle opere di modifica che hanno portato all'ampliamento del presbiterio; nel secolo successivo fu edificata la Cappella della Crocifissione, caratterizzata da affreschi di autore sconosciuto e nel XIX secolo la sagrestia ed una nuova cappella. L'altare maggiore in legno della metà del Seicento è arricchito da un'ancona lignea raffigurante San Carlo e da un dipinto del 1634 sulla destra, da un'ancona lignea dedicata alla Madonna settecentesca sulla sinistra. Il fonte battesimale in pietra è antichissimo, degno di nota anche l'organo rimodernato nel 1796.
La chiesa di San Giacomo nella frazione Artò.
Il Museo dello scalpellino.

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