Situata nel cuore verde dell'Abruzzo, Valle Reale segna il confine geografico fra il Parco Nazionale del Gran Sasso, i monti della Laga ed il Parco Nazionale della Majella. E' l'espressione più autentica e rappresentativa dell'ambiente montano dell'Italia centrale, dove il caldo tipico di questa latitudine si associa ad inverni rigidissimi e a montagne alte sempre innevate. E' un paradiso verde e selvaggio dove profonde gole, flagellate da correnti gelide, accolgono numerose sorgenti di acque cristalline che garantiscono la sopravvivenza ad una fauna strappata all'estinzione.
Il custode di questo paradiso è ancora oggi, dopo centinaia di anni, il lupo Marsicano: sospettoso ed austero abitante del parco della Majella, simbolo del percorso inarrestabile della natura al riparo dall'intervento dell'uomo. Valle Reale è una delle poche realtà vitivinicole dedite alla valorizzazione di questa zona, in gran parte incontaminata: montagne e valli abbandonate, ricche di storia che, per centinaia di anni, hanno raccontato l'economia della regione percorrendo le vie della transumanza.
La storia del Montepulciano d'Abruzzo inizia in questa zona. Numerosi documenti storici segnalano le prime tracce di coltivazione del Montepulciano proprio qui a pochi passi dalla montagna.
Noi abbiamo sposato queste valli, che chiamiamo " l'altro Abruzzo ".
Il profilo pedoclimatico di questa zona è completamente diverso da quello che caratterizza l'Abruzzo e la maggior parte delle zone vitivinicole dell'Italia centro meridionale.
I vigneti di Valle Reale si trovano su terreni molto magri, ricchissimi di scheletro, con una presenza contenuta di argilla ed una leggera componente sabbiosa. La prossimità del massiccio del Gran Sasso e della Majella e l'altitudine della tenuta garantiscono forti escursioni termiche fra il giorno e la notte e fra l'estate e l'inverno, che qui è rigidissimo. Le maturazioni sono molto lente e richiedono cura ed attenzione. Le gole di Popoli, autentici canyon simbolo della valle Peligna, segnano il brusco passaggio dalla zona più calda dell'Abruzzo, dove è maggiormente diffusa la coltivazione del Montepulciano, alla zona montana per eccellenza. In questo ambiente la primavera e l'estate sono tipiche del centro Italia perché calde e favorevoli allo sviluppo vegeto-produttivo della vite, mentre durante la fase di maturazione le uve si avvantaggiano di costanti correnti di aria fredda, capaci di garantire aerazione, scarsa umidità al frutto e sintesi di aromi fini.
Il perfetto grado di maturazione qui viene raggiunto soltanto verso l'inizio di Novembre, quando le prime nevi imbiancano il Monte Morrone, contrafforte della Majella. Le peculiarità del territorio si ritrovano nei vini, che sono caratterizzati da una piena maturità di tutte le componenti, associata ad un'inedita eleganza dei profumi con articolata complessità aromatica.
Il progetto di Valle Reale parte da un vigneto molto vecchio, preziosa eredità genetica della natura, adattata negli anni ad una situazione pedoclimatica estrema. Siamo nella zona di origine del Montepulciano d'Abruzzo, che nasce nell'entroterra abruzzese e che trova quindi in queste zone le condizioni ideali per esprimere le sue peculiarità. In collaborazione con la facoltà di Agraria dell'Università di Milano guidata dal Prof. Leonardo Valenti, la famiglia Pizzolo inizia un lavoro di selezione massale rivolto ad individuare le piante meglio adattate all'ambiente di Valle Reale e quindi più idonee per ottenere un grande vino, che sia espressione del vitigno e del territorio. E' stato così creato un impianto di 60 ettari vitati, divisi fra Popoli e Capestrano, dedicati in gran parte al Montepulciano d'Abruzzo.
Accanto alle vecchie vigne, gelosamente accudite da uno staff agronomico specializzato, si sviluppano 52 ettari di controspalliera, progettata appositamente per conciliare l'innovazione viticola con la tradizione del territorio.