Castelli è un comune della provincia di Teramo, situato ai piedi del Monte Camicia, famoso per la produzione di maioliche dipinte, tradizione introdotta con buona probabilità dai monaci benedettini che, sfruttando la particolare conformazione argillosa del terreno, diedero vita ad una fiorente attività, diventando la patria di importanti maestri ceramisti che servirono i Re di Napoli e le case principesche di Roma. Tra il XIII ed il IX secolo a.C., tutta l'area sud-est dell'Abruzzo teramano fu abitata da popolazioni sicule, dirette verso l'Italia meridionale. Il borgo si sviluppò in età Carolingia con il fenomeno dell'incastellamento: qui, infatti, si raccolsero le popolazioni degli abitati vicini essendo la zona più ricca di risorse. Divenne prima feudo degli Orsini e poi marchesato dei Mendoza y Alarçon, fino alla fine del feudalesimo.
Tra i siti di maggior interesse, menzioniamo:
- la Chiesa campestre di San Donato, definita da Carlo Levi "la cappella Sistina della maiolica italiana"; il soffitto maiolicato, infatti, è composto da 780 mattonelle votive (copie di quelle originali in parte perduti ed in parte esposti al Museo della Ceramica di Castelli);
- la Chiesa di San Giovanni Battista, situata nella piazza principale del borgo e risalente al XVII secolo. All'interno sono custoditi una pala d'altare maiolicata raffigurante la Madonna di Loreto, l'altare seicentesco con il dipinto di San Michele incorniciato da formelle in ceramica ed una scultura lignea policroma del XIII secolo, raffigurante Sant'Anna con in grembo Maria bambina, provenente dalla distrutta Abbazia di San Salvatore.
- la Chiesa e l'ex Convento dei francescani, risalenti al XVII secolo. Oggi il chiostro ospita il Museo della Ceramica di Castelli.