Moderna città affacciata sull'Adriatico e solcata dalle acque del fiume omonimo, l'attuale Pescara nasce come città nel 1926 (come provincia nel 1927) dalla fusione di due comuni, Pescara e Castellammare Adriatico. Ad onor di cronaca la fusione fu patrocinata da un'illustre cittadino pescarese: il Vate Gabriele D'Annunzio.
Nel suo territorio sono venuti alla luce interessanti reperti archeologici: un villaggio neolitico sotto il Colle Orlando, risalente a circa seimila anni fa, e ritrovamenti sul colle del telegrafo (scheletri umani, sarcofaghi, oggetti vari in terra cotta, in ferro e in rame, utensili del IV secolo a.C.). Sulle sponde del fiume sorgeva la città di "Aternum" o "Vicus Aterni"; al tempo dell'impero romano assunse il nome di "Ostia Aterni", emporio marittimo di popolazioni Vestine, Marrucine, Peligne e Frentane, già allora centro di commercio con località adriatiche e con quelle Dalmate al di là del mare.
Distrutta dai Longobardi fu ricostruita e più vivaci divennero le attività commerciali e marittime. Per la pescosità delle acque nell'alto medio evo fu chiamata "Piscaria", nome che si tramutò in Pescara.
E' una città relativamente recente, come ampiamente dimostra la datazione di gran parte dei suoi edifici principali.
Costruita negli anni Trenta, la Cattedrale di San Cetteo, patrono della città, è anche noto col nome di tempio della Conciliazione, in ricordo della stipula dei Patti Lateranensi tra lo Stato e la Santa Sede. Il progetto è opera dell'architetto Cesare Bazzani e la facciata, realizzata in pietra bianca, presenta tre portali con altrettanti rosoni. Custodisce il monumento sepolcrale di Luisa D'Annunzio, madre del celebre poeta novecentesco.
Risale, invece, al XVII secolo l'edificazione della Basilica della Madonna dei sette dolori, la cui costruzione è legata ad una serie di apparizioni miracolose.
Palazzo Michetti, splendido esempio di stile liberty, e Palazzo del Governo risalgono ai primi anni del Novecento.
Il Museo della Casa Natale di Gabriele D'Annunzio, allestito nel palazzo di proprietà della famiglia D'Annunzio sin dall'Ottocento, è divenuto monumento nazionale nel 1927; il percorso museale è costituito da foto, pannelli esplicativi, ricordi e oggetti appartenuti alla famiglia e alle gesta più spettacolari del poeta.