Il toponimo deriva dal latino "uda" (umido, paludoso).
E' un comune in provincia di Cagliari, situato ai confini con il territorio di Carbonia-Iglesias, tra le pianure del Campidano e del Cixerri, in una zona fertile grazie alla presenza di ben corsi d'acqua. Particolarmente interessante la località di Santa Lucia e l'oasi naturalistica di Monte Arcosu, nonchè il sentiero Sa Canna, ideale per il trekking. La caratteristica conformazione del territorio e la ricchezza di acque hanno favorito le attività agricole e la pastorizia. Ottimi sono i prodotti gastronomici tipici e molto apprezzati sono i vini.
La presenza dei resti di alcuni nuraghi e di otto bronzetti rinvenuti presso il Monte Arcosu ha consentito agli studiosi di affermare che nuclei abitati fossero situati nella zona sin dal periodo nuragico. La colonizzazione romana è testimoniata dalle tracce di diversi centri. Nel periodo giudicale Uta fece parte della Curatoria di Decimomannu; conquistato dagli Aragonesi, fu poi sotto il dominio sabaudo.
Da vedere:
La chiesa di Santa Maria del XII secolo è un edificio romanico costruito dai monaci Benedettini di San Vittore di Marsiglia con blocchi di calcare estratto nella zona di Teulada. Situata appena fuori dal centro abitato, è caratterizzata da grande eleganza. La facciata è suddivisa in due parti da una cornice in stile arabo, il campanile a vela gotico fu aggiunto in epoca successiva. All'interno molti elementi di epoca romana.
La parrocchiale di Santa Giusta e Santa Sarda, edificata nel 1582, si trova al centro del paese. Presenta tracce di strutture gotiche.
La chiesa di Santa Lucia.
La riserva WWF di Monte Arcosu con i suoi 3800 ettari è la più estesa d'Europa.