Principale città della Sardegna, nonché capoluogo di Regione, Cagliari è situata all'estremità meridionale della pianura del Campidano, al centro dell'ampio golfo omonimo, con importanti zone umide sia ad est sia ad ovest. Si estende lungo la costa e sui suoi nove colli calcarei, alcuni di rilevante pregio paesaggistico e naturalistico, come il Monte Urpinu, il colle di San Michele col suo castello medievale e il promontorio di Capo Sant'Elia.
La città fu fondata tra il VII e il VI secolo a.C. dai Fenici. Da allora è stata la porta della Sardegna e tutte le genti che sono giunte nell'isola hanno stabilito qui il centro del loro potere: Punici, Romani, Vandali, Bizantini, Pisani, Aragonesi e Piemontesi. Nella struttura urbana è possibile cogliere i segni della storia: la necropoli fenicio-punica del colle di Tuvixeddu, l'anfiteatro romano scavato nella roccia calcarea, la cattedrale di origini pisane, il Palazzo Regio, che per un breve periodo ospitò la corte sabauda.
In Piazza Palazzo sorge la Cattedrale di Cagliari, dedicata a Santa Maria Assunta, fu edificata dai Pisani nel XIII secolo e divenne Cattedrale nel 1258. Il campanile è l'unico elemento strutturale che si conserva della fabbrica romanica. Di quest'epoca è anche il pulpito di Guglielmo (realizzato tra il 1159 e il 1162), giunto dalla cattedrale di Pisa tra il 1310 e il 1312 e smembrato nella seconda metà del Seicento in occasione del rifacimento barocco della cattedrale cagliaritana. All'interno si conservano anche due cappelle gotiche: a sinistra dell'altare quella pisana, e a destra quella aragonese, realizzata dopo il 1326, quando i catalano-aragonesi conquistarono l'isola. Sempre nel XVII secolo fu realizzata la Cripta per le reliquie dei santi e dei martiri sardi, che ospita i monumenti funebri neoclassici di Maria Luisa di Savoia, regina di Francia, e del principino Carlo Emanuele di Savoia. Al suo interno si segnalano pregevoli altari barocchi in marmi policromi e monumenti funebri di arcivescovi e vicerè, il mausoleo di Martino il Giovane, re di Sicilia, belle pale d'altare del Settecento e notevoli arredi sacri in argento, oggi in parte custoditi nell'adiacente Museo Diocesano.
Il Palazzo Reale fu residenza dei rappresentanti del re durante le varie dominazioni che si sono succedute nei secoli (Aragonesi, Spagnoli e Piemontesi); di origini trecentesche, divenne sede vicereale nel 1337 per volontà di Pietro IV d'Aragona. Ospitò occasionalmente anche la corte sabauda in esilio tra 1799 e 1814. Alla fine dell'Ottocento fu decorato dal pittore perugino Domenico Bruschi come sede dell'Amministrazione Provinciale, con temi tratti dalla storia sarda e dalla mitologia classica.
Il Bastione di Saint Remy venne realizzato alla fine del XIX secolo dai Piemontesi ed è una delle fortificazioni più importanti della città di Cagliari. Si caratterizza per l'ampio scalone scenografico che, diramandosi in due rampe, parte dalla piazza e raccorda una serie di terrazze, con una passeggiata coperta che costeggia viale Regina Elena.
Meritano di essere ammirati anche altri capolavori architettonici di pregevole fattura, quali il complesso archeologico sotterraneo di Sant'Eulalia nella Marina, la chiesa barocca di San Michele a Stampace, quella gotico-catalana di San Giacomo a Villanova, il Santuario di Nostra Signora di Bonaria, il Castello di San Michele ed il Palazzo Civico, rielaborazione moderna dello stile gotico-catalano con l'aggiunta di elementi in stile liberty.