Comune in provincia di Olbia-Tempio situato in Gallura, su una collina circondata da boschi, a poca distanza dalla Costa Smeralda, il territorio di Sant'Antonio di Gallura confina con quello di Olbia. Il centro è dedito prevalentemente all'attività agricola, all'allevamento e alla produzione di sughero.
In periodo medievale, ai piedi di Lu Naracu, sorse un villaggio denominato Villa de Castro che entrò a far parte della curatoria di Unali e fu abbandonato nella seconda metà del XIV secolo. Sul finire del XVIII in quest'area esisteva una chiesa dedicata a Sant'Andrea, ceduta dai proprietari ai pastori locali che si impegnarono a tenerla in buono stato di conservazione. Nei primissimi anni del Novecento fu istituita la parrocchia dedicata a Sant'Antonio Abate e, solo pochi anni più tardi, fu costruita una nuova chiesa intorno alla quale si sviluppò il centro abitato denominato Sant'Antonio di Gallura. Progressivamente si popolò grazie al fatto che gli abitanti delle zone limitrofe si spostarono concentrandosi in quel luogo. Solo nel 1979 ha ottenuto l'autonomia dal vicino comune di Calangianus.
Da vedere:
La chiesa di San Giacomo Apostolo è una piccola costruzione in pietra con tetto a capanna e campaniletto centrale circondata da un bellissimo parco. Presenta una sola navata divisa in tre campate. Fu edificata da un gruppo di pastori sul finire del XVIII secolo e restaurata recentemente.
La chiesa di Sant'Andrea, oggi annessa alla parrocchiale, rappresenta il punto centrale dell'antico borgo di Villa de Castro. È un semplice edificio in pietra con campaniletto a vela posto in cima al tetto.
La chiesa di San Santino e Sant'Elena risale al XIX secolo.
La chiesa di Sant'Antonio Abate edificata nel 1912.
Il belvedere di Lu Nuraco dal quale è possibile ammirare il suggestivo paese.