Il toponimo deriva sicuramente dalla piattaforma di roccia su cui è stato edificato l'abitato. Con Borghetto San Nicolò è una delle due frazioni di Bordighera e dista da questa pochi chilometri. E'un grumo di case alte e strette, le tipiche case-torri liguri dai colori pastello, circondato dai resti delle antiche mura ed adagiato su una collina. Nel complesso si mostra compatto e composto, è circondato da ulivi, serre e palme che conferiscono al luogo un'atmosfera orientaleggiante; da qui, ad un'altezza di circa 220 metri sul livello del mare, da un'area collinare si può ammirare la vallata, la Costa Azzurra e le Alpi Marittime.
Come si evince chiaramente dalla presenza delle mura di cinta, fu un borgo-fortezza, probabilmente fondato da alcuni cittadini di Taggia e, con altri centri abitati della zona, fece parte del Capitanato di Ventimiglia. Nel 1686 Sasso si ribellò a Ventimiglia e con Bordighera,Vallebona, Borghetto San Nicolò, Soldano, San Biagio, Vallecrosia e Camporosso formò la Magnifica Comunità degli Otto Luoghi. Nel 1815 fu annesso al Regno di Sardegna e nel 1861 entrò a far parte del Regno d'Italia.
Da vedere:
La chiesa di San Pietro e Paolo risalente al Settecento conserva all'interno un affresco di Maurizio Carrega.
La chiesa di Santa Maria Maddalena, nella vicina Bordighera, eretta nel XVII secolo, nella seconda metà del XIX secolo fu ristrutturata ed abbellita da stucchi e decorazioni in oro zecchino. La facciata è del 1906. Sul portale un affresco di Giacomo Raimondo del 1742 oggetto di rifacimento nel 1922 da Luigi Morgari. Gli stucchi datati 1670 sono opera di Francesco Marvaldi. Conserva una statua marmorea raffigurante la Maddalena in gloria, risalente al XVIII secolo opera di Filippo e Domenico Parodi, la settecentesca statua lignea della Madonna del Rosario ed una statua in cera in cui sono conservate le reliquie di Sant'Ampelio. Il campanile fu una torre di avvistamento poi sopraelevata e trasformata come si presenta attualmente nel XVIII secolo.