Piccolo borgo medievale in provincia di Imperia situato in Val Nervia, incastonato sul monte Terca, poco lontano dalla costa, alle spalle di Ventimiglia, Rocchetta Nervina offre al visitatore pittoreschi angoli e tranquille passeggiate lungo i suoi carrugi, nonché la possibilità di compiere escursioni sui sentieri della zona. Il centro abitato presenta un sistema difensivo a cortina, due ponti lo collegano all'esterno.
Il ritrovamento di reperti risalenti all'epoca preromana provano il popolamento della zona da parte di abitanti celtici e liguri. Al monte Abellio è stato dato il nome del dio venerato da quelle genti. All'epoca della dominazione romana grazie ai fiorenti commerci ed ai prodotti agricoli il centro conobbe un grande sviluppo. In un testo del XII secolo si fa riferimento alla fuga del signore del luogo, Enrichetto dei conti di Ventimiglia, dalle proteste e rappresaglie degli abitanti di Castrum Barbairae, così denominato in quell'epoca perchè bagnato dal Rio Barbaira. Nel XIV secolo, per circa trent'anni, la vita a Rocchetta Nervina fu notevolmente movimentata dai contrasti con i genovesi Doria, signori di Dolceacqua, che vantavano diritti sul borgo, poi dato alle fiamme. Successivamente il centro divenne villa del comune di Saorgio. La tranquillità tornò solo nel XV secolo grazie alla famiglia Savoia. Verso la metà del XV secolo divenne feudo dei Doria e nel XVIII secolo dei Perrucca. Divenne libero comune della Repubblica di Genova raggiungendo l'indipendenza, successivamente, dopo il Congresso di Vienna fu inglobato nel Regno di Sardegna e dal 1861 nel Regno d'Italia.
Da vedere:
L'oratorio della Santissima Annunziata che reca il motto sabaudo Fert sul cornicione a dimostrazione dell'importanza che assunse la famiglia Savoia, a partire dal 1400, per il paese.
La chiesa di Santo Stefano costruita nel 1500 ed in seguito restaurata in stile barocco. Presenta lo scudo sabaudo sotto il tabernacolo in pietra che orna la porta laterale.
Il grande arco romano alla confluenza dei torrenti Oggia e Barbaira.
Le cascate ed i ponti nelle vallate del Barbaira e dell'Oggia di grande suggestione.
I pittoreschi sentieri tra l'Alta Via dei Monti Liguri, il sentiero Balcone, le vallate dell'Oggia e del Barbaira, la cima di Testa d'Alpe per conoscere i diversi tipi di vegetazione, da quella tipicamente mediterranea a quella via via più montana godendo di magnifici panorami e del silenzio.