"Podere Castorani": un giovane vino, che però affonda le sue radici in un'antica tradizione agricola, fatta di operosità e di prodotti genuini. Dentro una bottiglia di "Podere Castorani" non c'e' solo una splendida qualità di Montepulciano d'Abruzzo. C'e' anche e soprattutto una lunga storia, che sembrava finita e che invece e' ripresa con intenso vigore. Nel segno di una tenace volontà, di un autentico attaccamento ad una terra generosa. Tutto ruota attorno alla meravigliosa azienda che sorge sulle colline di Alanno, in provincia di Pescara: una campagna rigogliosa ed incontaminata, non lontana dalla costa adriatica.
Le prime notizie delle origini dell'azienda agricola "Podere Castorini" risalgono al 1793. Sul finire del 1800, le antiche mappe catastali custodite a Teramo (che allora aveva giurisdizione su gran parte dell'attuale provincia di Pescara) la denominano come "Casino Castorani", dal nome del proprietario, il celebre chirurgo oculista Raffaele Castorani (inventore della prima tecnica d'intervento chirurgico sulla cataratta, per anni docente alla Sorbona di Parigi). Si trattava probabilmente di un originario "casino di caccia" che l'illustre chirurgo in realtà aveva avuto in dote dalla moglie, Adelina Ruggeri (il casato della madre, Capobianchi, ne era stato proprietario per più di un secolo).
Dopo il primo grande conflitto mondiale, la proprietà del podere passò ad un altro illustre cattedratico, Antonio Casulli, di origini sarde, docente di Diritto Internazionale all'Universita' di Napoli e in seguito anche in quella di Tokyo (fu apprezzato consigliere dell'imperatore Hirohito).
Fu questo il periodo più fortunato dell'azienda agricola che si sviluppò attorno alla villa. Non solo perché ci fu un'espansione fino a 200 ettari di terreno coltivato, ma anche perché nell'antica dimora che dominava la collina furono ospiti illustri personaggi dell'epoca. Fra questi anche Benito Mussolini, del quale il professore fu consulente. Dopo la scomparsa di Casulli, negli anni '60, la proprietà fu divisa ed iniziò il declino. La villa finì in abbandono e sembrava fossero andate perse le tradizionali produzioni vini-viticole di un tempo. Questo fino a qualche anno fa, quando le trame della storia si sono riannodate con la forte volontà di un gruppo di amici: gli attuali soci dell'azienda "Podere Castorani". Queste quattro persone hanno unito la propria passione per il buon vino con il desiderio di dare vita ad una compagnia commerciale votata ad una produzione di qualità, nel pieno rispetto degli antichi valori dei contadini abruzzesi.
Ogni socio si occupa in prima persona delle diverse fasi: dalla coltivazione delle uve alla loro raccolta, dalla produzione del vino alla sua commercializzazione.
L'azienda oggi é formata da trenta ettari: le viti coltivate sono in prevalenza "Montepulciano d'Abruzzo". Ma non mancano "Trebbiano d'Abruzzo", "Malvasia" ed una piccola superficie destinata ad alcune varietà sperimentali. L'età media delle vigne va oltre i venticinque anni: quindi sono particolarmente interessanti dal punto di vista enologico. Tutta la superficie aziendale viene coltivata con metodi di agricoltura biologica, senza l'uso di pesticidi e/o fertilizzanti chimici. In particolare si utilizzano mezzi di lotta biologica e fertilizzanti organici.
E veniamo all'organizzazione dell'azienda. Bruno Cavuto, uno dei quattro soci, si occupa in prima persona della coltivazione: seleziona i vigneti meglio esposti e più vecchi per vinificare piccoli lotti di vino di alta qualità. In passato la produzione aziendale confluiva interamente in quella di una cooperativa.
Il controllo della vinificazione é seguito da un altro dei soci: l'enologo Luca Patricelli, che vanta esperienze di vinificazioni internazionali. Attualmente è direttore tecnico della cantina "Bodegas del Conde de Navasqüés", in Spagna.
Il terzo socio, Lucio Cavuto, cura le operazioni di marketing. Da diversi anni svolge operazioni manageriali nel mondo della Formula 1: così si e' costruito una ottima esperienza internazionale nella gestione dell'immagine e dei vari aspetti imprenditoriali.
"Podere Castorani" infine puo' vantare un socio particolare: si tratta di Enzo Trulli, papà del pilota di Formula 1 Jarno Trulli. Quest'ultimo, indirettamente, conferisce all'azienda una notevole notorietà in campo internazionale. Inoltre Jarno é il "testimonial" della Regione Abruzzo. Nell'ultimo "Vinitaly" a Verona, infatti, é stato designato a rappresentare il vino abruzzese nel mondo. Enzo Trulli, che vanta una lunga esperienza commerciale, cura il settore vendite dell'azienda vinicola.