La nostra azienda è nata dopo anni di ricerche sui migliori terreni di Montalcino per il Sangiovese, sulle esposizioni a Sud e sul microclima più idoneo per un'equilibrata e perfetta maturazione dei grappoli, perché il grande Brunello è un vino raro, prezioso, difficile e nasce dalla perfetta armonia di infiniti elementi.
Nel 1989 abbiamo, cosi, acquistato i primi vecchi vigneti nel territorio di Castelnuovo dell'Abate, vicino l'Abbazia di Sant'Antimo, proprio in quel versante meridionale di Montalcino, che ci garantiva i migliori risultati possibili. Nello stesso tempo abbiamo iniziato una collaborazione con l'Università di Milano per l'impianto di nuove vigne nella stessa area, con i cloni di Sangiovese più idonei, le migliori fittezze e sesti di impianto. Perché tutta la qualità nasce dalla vigna, dalla crescita armoniosa dei grappoli, dalle potature drastiche e mirate, dalla selezione sapiente in fase vendemmiale.
Medesima cura l'abbiamo posta poi nella cantina con la supervisione di un grande uomo del vino come Giulio Gambelli. L'introduzione cosi delle vasche inox e tini di legno per le lunghe macerazioni e l'uso di magnifiche botti nuove di rovere di media capacità che vengono cambiate frequentemente per mantenere nei profumi i, più prezioso smalto aromatico. Nostro fine è stato quello di creare un Brunello Grande di tradizione, in cui il Sangiovese potesse esprimere le sue infinite potenzialità nel modo più naturale, possibile, convinti che le grandi novità sono scritte nel nostro passato e nella sua storia, che va solo letta con più attenzione.
Il Sangiovese, come solo i più grandi vitigni, sente ed esprime profondamente il territorio, il suo microclima, le componenti del terreno, il sole e la luce che riceve.
Ed il nostro è il particolare Brunello di questi filari di Castelnuovo dell'Abate, con la sua solarità, con la dolcezza aromatica dei nostri terreni e delle nostre maturazioni, con il timbro assoluto di questo terroir.
Non vogliamo perciò che alcun fattore esterno lo contamini: gli stessi lieviti che utilizziamo in fermentazione sono quelli indigeni contenuti nelle nostre stesse uve.
Allo stesso modo è fondamentale l'attenzione ad ogni altro passaggio, la pulizia della cantina, l'igiene totale dell'ambiente, cosi come il nitore dei legni. Perché il nostro Brunello si evolve nelle botti per lunghi anni, tempo che riteniamo necessario affinché gli aromi del Sangiovese crescano si espandano, complessizzandosi in modo assai lento, graduale, appunto in una dimensione naturale e continua nella quale può rivelare la sua originalità inconfondibile. Ma anche qui a patto che i legni siano sempre nuovi.