Cetona sorge lungo le pendici nord-occidentali del monte omonimo e conserva la caratteristica struttura degli insediamenti medievali.
Le mura, che un tempo avevano tre giri, oggi conservano nel rotondo torrione del Rivellino, risalente alla metà del XVI secolo, la traccia più importante della terza cerchia.
La struttura urbana risente delle vicende guerresche del periodo medievale, quando Cetona doveva barcamenarsi tra Siena e Orvieto che se la disputavano con le armi.
Verso la metà del Cinquecento, la costruzione della piazza, oggi dedicata a Garibaldi, come nuovo accesso al borgo medievale, è la realizzazione di un sogno. Il sognatore e artefice del rinnovamento rinascimentale di Cetona fu Gian Luigi Vitelli detto Chiappino che, nominato marchese dai Medici, volle vestire i panni del buon governatore realizzando questa piazza dalla forma ovale, stranamente troppo grande per un borgo così piccolo.
Ad essa fan da contorno edifici sei-settecenteschi, tra cui l'antico palazzo Vitelli, irriconoscibile esternamente, l'ex chiesa cinquecentesca (oggi sede comunale di mostre) della SS. Annunziata e in un angolo, anche essa nascosta tra le case, la chiesa di S. Michele Arcangelo, eretta nel 1155 ma rimaneggiata nella seconda metà del XVII secolo.
La Collegiata, intitolata alla SS. Trinità, è la più bella chiesa del borgo.
Costruita in origine, tra XII e XIII secolo, ad una sola navata di impianto romanico, si arricchì nel 1571 della navata sinistra con portalino esterno.
Il semplice interno custodisce alcuni affreschi del tardo Quattrocento, tra cui una Madonna Assunta della scuola del Pinturicchio (1454-1513).