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Salcheto Vini Montepulciano

Produzione Vino Qualità Montepulciano Siena Toscana Italia

Contatti

Montepulciano Via di Villa Bianca, 15 +39 0578 799031 +39 0578 799749

Descrizione

Salcheto, azienda vitivinicola di Montepulciano (Siena) dall'agosto 2003 è passata sotto il controllo della società Lavinia e Michele Manelli, uno dei precedenti proprietari, ricopre la carica di Direttore Generale garantendo ai partners commerciali e ai consumatori il rispetto e la continuità della filosofia produttiva e dei valori aziendali che sono incentrati sulla qualità assoluta di prodotto.

"Salcheto" spiega Manelli "ha intrapreso da qualche anno la strada dell'affermazione internazionale e nei progetti futuri c'è l'intenzione di crescere ancora.

In programma ci sono nuovi importanti investimenti in vigna e un consistente rinnovamento tecnologico in cantina".

Oltre che sulla rete commerciale, che rimarrà invariata, la proprietà conta sul supporto dello stesso team tecnico che ha affiancato Salcheto negli ultimi successi: Dott.ssa Laura Bernini in vigna e Dott. Paolo Vagaggini in cantina.

Salcheto è stata fondata nel 1984, ma il progetto di fare vino si è concretizzato solo nel 1990 come naturale sbocco della passione per la natura e i ritmi di vita della vigna. Da quella prima passione, subito confermata da una personalità e da una qualità intrinseca del vino, è nato il Vino Nobile di Montepulciano DOCG Salcheto.

Due anni dopo, nel 1992, ecco il Rosso di Montepulciano DOC (Sangiovese e Canaiolo) mentre nel '93, nel '95 e nel '97 - annate eccellenti - si aggiunge alla gamma anche una selezione di pregio: il Vino Nobile di Montepulciano Riserva.

Nel 1997 Michele Manelli entra nello scenario di Salcheto e con lui si inizia a progettare nuovi impianti e investimenti. A Chiusi, circa 13 km dal centro aziendale, Salcheto acquista un appezzamento di 11 ettari Poggio Piglia. Questa tenuta è caratterizzata da dolci colline, arieggiate e ben esposte. I suoli sono tufacei, freschi e con un buon drenaggio. Qui viene prodotto il Chianti Colli Senesi DOCG.

Nel giro di pochi anni Salcheto, supportato dal mercato e dalla critica, si dedica con sempre maggior entusiasmo e determinazione alla produzione di vino. L'idea guida è "seguire il concetto di qualità sia in vigna che in cantina e sempre nel rispetto della tipicità e con attenzione ad un uso moderato e 'monitorato' del legno.".

Nel 1999 ecco un'altra etichetta: il Vino Nobile di Montepulciano Salco che, presentato sul mercato nel 2003, ottiene subito importanti riconoscimenti. Tra il 2003 e il 2004, infine, i vigneti vengono potenziati con l'ingresso in produzione di 2 nuovi ettari.

Dall'azienda le bottiglie firmate Salcheto partono verso i loro consumatori sparsi per il mondo. Infatti, se il 55% della produzione si concentra in Italia e ancora più precisamente il 20% in Toscana, le restanti bottiglie viaggiano verso i principali mercati esteri quali Germania, Nord America, Inghilterra, Benelux, Svizzera, Francia, Scandinavia ma anche Cina e Corea del Sud.

Molto più vicino a casa, nel centro storico del borgo di Montepulciano, l'azienda ha inaugurato nel maggio 2005 uno spazio per promuovere e vendere i propri prodotti. Il negozio (Via Borgo Buio, 2) offre in degustazione e in vendita tutta la gamma dei vini (anche alcune annate storiche), oltre alla grappa e al miele di Salcheto.

Obiettivo è portare questo spazio ad essere il punto di riferimento per tutti gli appassionati che vogliano approfondire la conoscenza della Casa poliziana e inoltre sarà la piattaforma della nuova vendita on-line dell'azienda (www.salcheto.com).

Salcheto dispone di circa 33 ettari impiantati a vigneto (su 46 totali di terreno), tutti ad un'altitudine fra le più elevate della zona: 450 metri slm. Il centro dell'azienda è una classica casa colonica della mezzadria toscana che domina tutto intorno i suoi vigneti. I suoli sono di origine pliocenica e hanno una composizione mista tufaceo-argillosa.

Grazie all'esposizione e all'ubicazione dei vigneti (rivolti a sud/sud-est), l'uva è soleggiata per tutto l'arco della giornata. I vitigni maggiormente rappresentati sono ovviamente il Prugnolo Gentile (così vengono chiamati a Montepulciano i cloni di Sangiovese scelti per la produzione del Vino Nobile), il Canaiolo, il Mammolo, il Colorino oltre a un piccolo appezzamento di Merlot, piantato nel 1999 proprio in una parcella particolarmente vocata a questo vitigno.

I vigneti sono divisi in due nuclei: il primo, originario, si estende tutto intorno all'azienda per circa 15,5 ettari, il secondo denominato Poggio Piglia si trova a Chiusi e i suoi 10,5 ettari vitati sono destinati alla produzione del Chianti Colli Senesi.

Sempre nelle vicinanze di Poggio Piglia si aggiunge nel 2005 un altro appezzamento di circa 7 ettari destinato ancora al Chianti Colli Senesi e un oliveto secolare dove l'azienda produce il suo olio extra vergine di oliva

L'età dei vigneti varia dai 4 ai 26 anni: nella tenuta di Montepulciano i vigneti del Nobile sono mediamente giovani (8-10 anni), mentre l'impianto di selezione massale della vigna del Salco è stato operato tra la metà degli anni '80 ed il 1992.

Anche gli altri vitigni degli impianti più recenti provengono in buona parte da una selezione massale delle piante migliori dell'azienda. La densità varia tra i 2.500 ceppi per ettaro degli impianti più vecchi fino ai 4.500 dei più recenti, mentre i sistemi di allevamento sono cordone speronato e guyot.

Il programma di rinnovamento di Salcheto è orientato in due direzioni principali: la cantina, che sarà ampliata secondo i modelli sperimentati negli ultimi anni, e i vigneti, potenziati con il prossimo ingresso in produzione degli impianti più recenti (tra il 2003 e il 2005) e con l'impianto nel 2004/2005 di ulteriori 3 ettari.

L'idea-guida è aggiungere all'entusiasmo e allo spirito artigianale che hanno caratterizzato i primi anni di Salcheto, quell'apporto tecnologico che con le prossime vendemmie, dovrà costituire un importante valore aggiunto in termini di qualità e di ottimizzazione delle esperienze precedenti. "Tecnologia intesa in senso lato" dice Manelli "infatti, se il lavoro di questi anni ha dimostrato la predominante valenza della qualità delle materie prime rispetto agli accorgimenti tecnologici, sono tuttavia stati individuati aspetti critici del processo di sviluppo in grado, migliorandoli, di esaltare ancora di più le caratteristiche del prodotto".

Dal punto di vista della filosofia produttiva non ci saranno cambiamenti: la qualità è il primo obiettivo e si ottiene attraverso l'interpretazione del territorio e del suo vitigno autoctono: il Sangiovese, insieme ad un uso del legno moderato e 'monitorato'.

La nuova cantina (di cui verrà inaugurato un primo modulo entro la vendemmia 2004) sarà completamente interrata e gemella di quella esistente. Articolata su 4 livelli, sfruttando il naturale dislivello del terreno, permetterà la vinificazione del Nobile e del 'Salco' in una sala attrezzata con tini troncoconici termocontrollati, dove accederanno per caduta uve vendemmiate in casse e scelte al banco.

Il Rosso ed il Chianti, invece, continueranno a vinificare in tini di acciaio ma soprammessi, per permettere una svinatura soffice e poter garantire la qualità delle prime pressature. A livello inferiore si trovano vari tipi di barriques e tonneaux di roveri francesi che verranno utilizzati per il Vino Nobile e per il Salco (sia in fase post-fermentazione che in quella di chiusura di maturazione) e anche barriques di rovere americano per completare i profumi del Chianti Colli Senesi.

Nei locali della cantina originaria, invece, rimarranno gli uffici, la sala di degustazione e la cantina storica dell'azienda che conserva le bottiglie a partire dal 1990.

A Salcheto la cura dei vigneti si basa sulla ricerca dell'equilibrio della pianta, per il quale il team tecnico interviene più volte nel corso dell'anno e "sempre con sensibilità e accuratezza" commenta Michele Manelli "modificando le strategie anno dopo anno, pianta per pianta".

In febbraio dopo una potatura di contenimento vengono selezionati i germogli, volutamente lasciati doppi per proteggersi dalle gelate e poter scegliere quello posizionato meglio.

Dopo una selezione fogliare primaverile, in luglio viene effettuata una vendemmia verde che, insieme alla naturale povertà dei suoli, contribuisce a tenere sotto controllo la produzione di uva per ettaro.

Inoltre, nel rispetto dell'ambiente e del frutto stesso si persegue la lotta guidata, una tecnica che permette di ridurre al minimo i trattamenti antiparassitari nelle vigne e per il cui monitoraggio viene usato un metodo naturale quanto efficace: le api!

La raccolta viene effettuata a mano, compiendo fino a tre passaggi tra i filari, con cassette da 20 kg subito trasportate in cantina.

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