L'Azienda Agricola Roberto Scubla è stata costituita nel 1991, da alcune vecchie vigne esistenti cui si sono aggiunti nuovi impianti, fino a passare da 3 a 8 ettari e mezzo coltivati a vite, con prospettive di ulteriori ampliamenti. Le vigne si trovano tutte sui fianchi di una dolce collina completamente soleggiata, nella zona meridionale dei Colli Orientali del Friuli, luogo d'elezione per vini dalle straordinarie armonie di aromi e sapori.
La scelta di Roberto Scubla, frequentatore di vecchi studi in biologia, di abbandonare la banca dove lavorava per amore della campagna, è frutto di una passione coltivata sin da piccolo, quando il fascino della viticoltura collinare lo aveva conquistato attraverso la frequentazione della tenuta di proprietà di uno zio. Da allora sono passati molti anni e Roberto Scubla ha potuto contare sull'appoggio di familiari e amici, ma anche di esperti di grande levatura, sia in campagna che in cantina, che gli hanno permesso di avviare una produzione dagli standard qualitativi elevatissimi, con riscontri sui mercati e sulla stampa specializzata a livello internazionale.
Il centro aziendale, dove si parla anche in inglese e in francese, si trova sulla sommità della collina da cui si domina un panorama meraviglioso, aperto e suggestivo, a poca distanza da località di grande fascino storico e culturale, come Cividale.
La cantina e la casa rustica sono state ristrutturate, rispettando la tradizione, ma dotando le zone operative delle migliori e più moderne tecnologie.
Oltre allo splendido restauro della casa, che permette di accogliere i graditi ospiti e visitatori in sale di degustazione accoglienti e ricche di atmosfera, la cantina è stata rifatta ricavando una sala per i legni completamente interrata, che gode di una temperatura straordinariamente equilibrata per l'affinamento in barriques e tonneaux. E' questo il luogo ideale di elevazione per i rossi come lo Scuro ma anche per il passito Graticcio e per l'uvaggio Bianco Pomèdes.
Proprio il Pomèdes è il primo Tre Bicchieri di Roberto Scubla che ha ottenuto l'ambitissimo riconoscimeto conferito da Gambero Rosso e Slow Food con un prodotto nato in modo del tutto particolare: il vino prende infatti il nome dal rifugio sulle Tofane dove Roberto Scubla e Gianni Menotti, amico e prodigo di consigli enologici, furono costretti a riparare per un pomeriggio, sorpresi da una bufera di neve sulle piste da sci. Qui idearono il vino, un uvaggio di Tocai Friulano, Pinot Bianco e Riesling Renano uscito per la prima volta nel 1994, la cui ultima versione ha un tocco in più: Tocai e Pinot Bianco sono vendemmiati a piena maturazione, una piccola frazione del Riesling Renano è surmaturata e l'uvaggio fermenta in barrique.