Il toponimo deriva probabilmente dal latino "trep" (sentiero) o da "trivius" (incrocio di strade), soluzione probabile, data la presenza di numerose strade costruite dai Romani.
Comune in provincia di Udine, situato al centro della regione Friuli, nei pressi delle Prealpi Carniche e Giulie, la zona, attraversata dai torrenti Urana-Soima e Cormor, presenta una morfologia molto varia. Interessanti i percorsi storico-naturalistici e gli anelli escursionistici da seguire in mountain bike per conoscere meglio il territorio.
I reperti rinvenuti in zona consentono di ipotizzare che le origini risalgano al III-IV secolo a.C., epoca in cui nell'area di Treppo si erano stabiliti i Celti. La colonizzazione romana è testimoniata, oltre che dal toponimo, dai materiali risalenti al periodo latino che si sono conservati fino a noi. Le prime notizie certe sull'esistenza dell'abitato risalgono al XII secolo. In epoca medievale il territorio fece parte del Patriarcato di Aquileia che terminò nella prima metà del XV secolo a causa della conquista da parte dei Veneziani. La Serenissima tenne il controllo fino alla fine del XVIII secolo, epoca in cui con il Trattato di Campoformido si stabilì che il territorio di Treppo passasse all'Austria. Nel 1866 fu annesso al Regno d'Italia.
Da vedere:
La chiesa parrocchiale dell'Immacolata Concezione, eretta alla fine del XIX secolo, in stile neoclassico, presenta una facciata delineata da lesene e sormontata da un timpano. All'interno un altare settecentesco con statue raffiguranti i Santi Pietro e Paolo.
La chiesa di Santa Maria Maddalena, della quale non si conosce con sicurezza la datazione, fu probabilmente edificata in parte nel Cinquecento, in parte in epoca precedente, mentre il campanile è successivo Si presenta a pianta rettangolare con unica navata, la facciata mostra un portale in pietra, interessanti gli affreschi, tra cui quello raffigurante San Cristoforo con il Bambino.
La nuova parrocchiale a Vendoglio con i mosaici di Fred Pittino.
La parrocchiale di San Michele, parzialmente distrutta da un sisma, conserva un pregevole ciclo di affreschi del Thanner risalenti al 1555, nell'abside una Crocifissione forse cinquecentesca, sulla volta del coro altri interessanti affreschi.