Palmanova è un comune in provincia di Udine, città-fortezza che rappresenta un gioiello urbanistico per la perfezione della sua struttura. Fu voluto da architetti veneziani che desideravano realizzare la città ideale: l'abitato compone una stella a nove punte ed è caratterizzato da un continuo ripetersi del numero tre, il numero perfetto. Dalla piazza centrale, a forma esagonale, si dipartono sei strade, tre delle quali corrispondono ad altrettante porte che interrompono la continuità delle mura di cinta, oltre le quali non si distingue alcun edificio di rilievo che possa creare soluzioni di continuità nella perfezione della figura geometrica. Nella prima cerchia di fortificazioni si evidenziano nove bastioni a forma di cuneo. E' presente anche una cintura difensiva, situata più esternamente, edificata in epoca napoleonica. Anche all'interno gli isolati formano con le strade figure trapezoidali.
Fondata dalla Repubblica di Venezia nel 1593, su disegno di due esperti militari, il Martinengo ed il Sarvognan, fu completata nei primi anni del Seicento dallo Scamozzi. La funzione che fu assegnata a Palmanova fu quella di presidio difensivo dei confini orientali del territorio dagli attacchi dei Turchi. La città fu occupata da Napoleone che, rafforzatone il sistema difensivo, le diede l'attuale nome. Fu sotto il dominio austriaco per circa cinquant'anni ed entrò a far parte del Regno d'Italia nel 1866.
Da vedere:
Il Duomo, risalente al 1602, rappresenta un esempio di architettura veneziana. Preceduto da una scalinata, ha tre porte di accesso, la facciata, suddivisa in due piani, è arricchita da colonne, nicchie e statue, il tutto è sovrastato da un timpano. È affiancata da un campanile la cui cella campanaria è caratterizzata da bifore. È costituito da una sola navata con tre cappelle e quattro altari laterali. Conserva una pala raffigurante l'Annunciazione, opera del Randi, ed una piccola Madonna in legno attribuita a Domenico da Tolmezzo
La chiesa di San Francesco a pianta ottagonale, costruita nei primi anni del Seicento, fu trasformata dai Francesi per scopi militari e a fine Settecento fu usata come ospedale.
Il Palazzo dei Provveditori Generali è oggi sede del Comune.
Porta Udine.
Porta Aquileia.
Porta Cividale, le tre porte sono attribuite a Vincenzo Scamozzi e risalgono al Seicento.
Il Museo storico.
Il Museo storico militare.