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  • Olmo Antico Vini Lombardi

    La nostra azienda è nata da un profondo, e sincero amore verso una terra ed una zona, troppe volte trascurata, e maltrattata dagli eventi, dalla storia, e dagli uomini. Nel 1996, mio padre Giorgio, mio fratello Alberto ed io, dopo tanto parlare, discutere,...

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Olmo Antico Vini Lombardi

Produzione Vini di Qualità Croatina Riesling renano Sauvignon Barbera Merlot Pinot Nero Chardonnay Borgo Priolo Oltrepo Pavese Pavia Lombardia Italia

Contatti

Borgo Priolo Via Marconi, 8 +39 0383 872672 +39 0383 809759

Descrizione

La nostra azienda è nata da un profondo, e sincero amore verso una terra ed una zona, troppe volte trascurata, e maltrattata dagli eventi, dalla storia, e dagli uomini.

Nel 1996, mio padre Giorgio, mio fratello Alberto ed io, dopo tanto parlare, discutere, ed aver più volte pensato a questa azienda, decidemmo di dedicarci ad un progetto, che valorizzasse i vitigni storici, le tradizioni vitivinicole della zona, ma senza trascurare le innovazioni, tecnologiche, i vitigni internazionali, la tutela del territorio, con il biologico, quello vero, quello di una volta.

Decidemmo di iniziare un'avventura che a molti sembrava, più che un azzardo. senza terreni di proprietà, senza mezzi, senza strutture, senza cantina. un sogno.

Prendemmo 7 ettari di vigneti in affitto, alcuni vecchi appezzamenti, appartenuti alla famiglia di mia madre e che negli anni erano stati, svenduti o lasciati al loro destino, con coltivazioni intensive e poco qualitative.

In due anni cambiando completamente i sistemi di lavorazione, con potature molto corte, 8/10 gemme per pianta, inerbimento intesivo, lavorazioni interceppo, assenza assoluta di concimi chimici, concimazioni solo con letame animale, trattamenti solo a base di rame,e zolfo in polvere, siamo riusciti a portare i vigneti ad una qualità inaspettata, riducendo del 50% le rese per ettaro, ma con risultati che passano dai 14.3 °gradi di zuccheri (babo) a 18° gradi di media, su tutte le uve, anche le più povere.

Sulla base di questi risultati, con una grande euforia, per i risultati raggiunti, per la grossa richiesta delle uve da parte dei più qualificati produttori, non solo della zona, capita l'occasione giusta, con l'acquisizione di 17 ettari nel Comune di Montalto Pavese località Cà della gatta.

Tutti i terreni, abbandonati od incolti, andavano tutti completamente espiantati e reimpiantati.

In uno degli appezzamenti acquistati, sulla cima di una collina che divide due vallate, si erge un vecchio olmo, per poterlo abbracciare occorrono due uomini ben robusti, nei nostri inverni brulli, e soleggiati lo si vede da tutte le colline attorno è come se dominasse le valli, in un periodo dove gli olmi morivano per le piogge acide, malattie, insetti, lui si ergeva come a dimostrare la sua antica forza, e invulnerabile personalità... ed è li che in una giornata di primavera passando vicino, mi misi ad osservarlo e decisi di chiamare l'azienda olmo antico.

Iniziammo ad espiantare, il primo appezzamento denominato campo dei sassi, 5 ettari, per poter rendere i terreni in condizioni di essere sicuri e ideali, facemmo drenaggi in tutto l'appezzamento, sino a 7 mt di profondità, lavori che durarono un intera estate, impiantammo, sauvignon blanc, chardonnay, pinot nero borgogna, pinot grigio...

In questa vallata vi è una peculiarità, un canalone di aria che spira tutto l'anno anche nei mesi più caldi, ciò crea una buona escursione termica che determina profumi e aromi molto particolari, quasi inusuali per la zona.

L'anno successivo fu la volta di valle del morone 3 ettari, anche qui grossi interventi di drenaggio e sistemazione, impiantammo barbera, cabernet franc e croatina. Successivamente il campo di oliva, la nostra scommessa piu difficile, 1 ettaro di merlot, circondato da un bosco secolare, che già nei primi anni di produzione ci ha lasciati senza parole... prima annata vinificata 2003... uscita 2006

Nello stesso anno ci capita l'opportunità di acquistare la cantina forse più antica d'oltrepò 1678, sotto il vecchio castello di Borgo Priolo dove nacque il paese che oggi, anche se circondato da abitazioni di recente costruzione, ancora trasmette fascino e storia, attraverso un recupero durato 3 anni.

Iniziammo la ristrutturazione della cantina storica, e in contemporanea la sperimentazione dei primi vini... il primo in assoluto un barbera, assaggiato solo da pochi amici, 500 bottiglie, che ci diede ancora più coraggio, visti i risultati ottenuti.

Con sempre più impegno e costanza arriva la vendemmia 2000... nasce il primo vino... barbera igt, per scelta, per non confondere il cliente e consumatore , che in un barbera doc rischiava sempre più di non saper cosa trovasse all'interno, un vino fermo, frizzante o altro ancora.

Pochissima barrique ma grandi botti di rovere dove fare 2/3 anni di invecchiamento, sia in botte che in bottiglia, nessuna filtrazione, e maturazione dei vini sui propri lieviti. iniziamo una strada dove anche un po' inaspettatamente ci si spalancano le porte di molti appassionati, 2500 bottiglie prodotte terminate in 3 mesi, tra queste una serie speciale di 200 bottiglie dedicate a quelle persone che hanno creduto in questo sogno.

Nel 2001 il barbera raddoppia 5000 bottiglie, e anche la vendita, 6 mesi ed è terminato.

Nel 2002 iniziamo i lavori per la nuova cantina, la più indispensabile, moderna, e fondamentale per crescere... qualitativamente.

Sempre nel 2002 nasce il bonarda, anche in questo caso poche bottiglie ma di qualità, con un solo problema... di chiamarsi bonarda e finire nella confusione generale del mercato.

Nel 2003 vengono ultimati i lavori di ristrutturazione sia della cantina storica che della nuova... nasce il 14 ottobre...bonarda ci andava stretto... troppa confusione, troppo tutto, il vitigno storico e simbolo dell'oltrepo', la croatina diventa 14 ottobre, l'ultimo giorno di vendemmia, l'ultima vigna ad essere raccolta, ...è il giorno in cui è nato... 14 ottobre 2003.

Sempre nel 2003 nasce olmo bianco, riesling con una piccola percentuale di sauvignon...

Nella vita quando tutto ti sembra difficile, ma riesci comunque a farcela, ti rendi conto che la giustizia non è per tutti una scelta... muore il fondatore nostro padre... Giorgio.

E noi siamo debitori a nostro padre di averci creduto, anche quando avevamo contro il mondo, grati di essere stato il timone che ci ha guidato, in questi anni di burrasca... e fieri di avere avuto un padre che è stato il faro che ci ha permesso di realizzare un sogno...

Dedicare a lui la vigna più bella, più difficile, la sua preferita... nasce Giorgio Quinto, il vino che racchiude in se tutta la fatica, la voglia e il desiderio di realizzare un sogno... a cui nostro padre ha dato la vita...

La cantina si trova all'interno del vecchio borgo di origine medievale, dove è nato il paese di Borgo Priolo, dove borgo identifica l'epoca e priolo sta per pietra.

Diversi testi citano le origini, anche se non sempre in modo preciso, si sa che in un atto del 1449 tale Salio Giovanni, dimostra di appartenere ad una antichissima famiglia, e che nel lascito di di famiglia si parla di una clausola datata 1336, che vietava ai figli di cedere ad altri il castello di Borgo Priolo, dal padre edificato.

Nella lotta tra il marchese del Monferrato (Guelfi) e i Visconti (Ghibellini), il borgo fu conquistato dai primi, ma successivamente per merito del generale Visconteo Luchino dal Verme fu consegnato ai Visconti.

Fece parte del feudo di Montebello. Morto Claudio Beccaria (1629) fu devoluto e venduto a Girolamo Dal Pozzo (1650) famiglia che rimase proprietaria per un breve periodo, e successivamente rivenduto alla camera ducale che lo vendette nel 1692 a Pio Beccaria. Questo feudo fu ridotto nel 1758 e dato poi ai conti Dattili di Voghera nel 1793 e quindi alla famiglia Serra che lo tenne sino all' estinzione del feudalesimo passo poi agli eredi Gatti.

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