Centro agricolo dell'Oltrepò Pavese, situato nella parte inferiore dell'Alta Val Tidone, sulla riva destra del torrente Morcione, Zavattarello (dal latino "savattarellum", letteralmente "luogo in cui vengono confezionati i sandali) è menzionato per la prima volta in un documento di Ottone I del 972 in cui si apprende l'infeudazione del borgo al monastero di Bobbio. Dopo circa due secoli passa sotto il dominio di Piacenza, che per lungo tempo ne aveva rivendicato la giurisdizione. Successivamente viene dato in feudo prima al nobile piacentino Ubertino de' Landi, poi a Manfredo Landi e, infine, alla famiglia Dal Verme.
Tra i siti di maggior interesse, non possiamo non menzionare:
- il castello del celebre capitano di ventura Jacopo Dal Verme, splendido esempio di rocca difensiva, con mura spesse circa 4 metri. E' composto da un ricetto fortificato, scuderie, spalti, una cappella e 40 stanze.
- la Chiesa di San Paolo, edificata nel X secolo e rimaneggiata più volte nei secoli successivi: la facciata, infatti, è del XVIII secolo, mentre nell'abside è conservata una pala d'altare in legno dorato finemente scolpito con un dipinto del Quattrocento raffigurante la "Madonna con Bambino e Diavolo".
- l'Oratorio di San Rocco, risalente al XV secolo ed un tempo facente parte di un monastero cistercense ora scomparso;
- il Museo d'Arte Contemporanea, presso le sale del Castello Del Verme;
- il cimitero ottagonale, fatto costruire da Carlo Alberto di Savoia nell'Ottocento, al cui interno è conservata la cappella di famiglia dei Dal Verme.