Comune della bassa pianura Padana, in prossimità del fiume Serio, Crema è la seconda città della provincia per importanza, dopo Cremona. Il toponimo deriverebbe dal termine longobardo "krem" (altura). Le prime notizie della città risalgono al VI secolo, in concomitanza con le invasioni longobarde. E' menzionata per la prima volta in un documento del 1074 come località di origine di un certo Rozo, testimone in un breve atto di investitura emanato dal vescovo di Cremona Arnolfo a favore dei cugini Guglielmo e Vado da Carugate. Fu castello medievale e seguì le sorti di Milano nelle lotte comunali; fu distrutta dal Barbarossa nel 1160. Una volta riedificata fu prima possedimento di Cremona, poi dei Visconti ed infine dal 1400 al 1747 della Repubblica di Venezia.
Il cospicuo patrimonio artistico ed architettonico di crema sono la testimonianza più evidente di un passato da protagonista della città.
Tra i siti che meritano di essere visitati, elenchiamo qui:
- il Duomo dedicato alla Madonna Assunta, in stile gotico lombardo, realizzato tra la fine del XIII secolo e l'inizio del secolo successivo. La facciata è a capanna a vento e nel timpano è collocata la statua della "Madonna col Bambino tra i Santi Pantaleone e Giovanni Battista". L'interno, austero e solenne, è diviso in tre navate e conserva pregevoli capolavori d'arte di artisti locali, come la "Madonna con Bambino" di Rinaldo da Spino e restaurata da Vincenzo Civerchio, "l'Assunta" del Civerchio, "l'Adorazione dei Magi" di Giovanni Paolo Cavagna, la statua lignea della Madonna e nel presbiterio, due tele di Gian Battista Lucini dedicate ai "Miracoli dell'Eucaristia". La navata termina in un'abside ove è posto un Crocifisso ligneo.
- la Chiesa della Santissima Trinità (1737-1740) in stile barocco;
- l'ex Chiesa di San Domenico (1463-1471) oggi adibito a teatro;
- le cinquecentesche mura venete di cinta della città;
- il palazzo comunale, il Torrazzo ed il Palazzo Pretorio, simbolo della ricchezza e del potere della città nel Cinquecento;
- Palazzo Bondenti, il maggiore dei palazzi cremaschi;
- il palazzo vescovile con le sue preziose tele;
- l'ex Convento di Sant'Agostino, oggi sede del Museo Civico di Crema e del Cremasco;
- la Chiesa di San Benedetto, costruita nel 1621-1625 e restaurata nel Novecento;
- il Santuario di Santa Maria della Croce (1490-1493), elegante costruzione in mattoni in stile bramantesco;
- il settecentesco Palazzo Arrigoni Albergoni, preceduto da uno stupendo giardino;
- Palazzo Vimercati Sanseverino, in stile veneto rinascimentale;
- Palazzo Terni De Gregori, in stile barocco;
- Palazzo Sangian Toffetti;
- Palazzo Benzoni-Frecavalli, oggi sede della Biblioteca Comunale;
- la cinquecentesca Chiesa di San Giovanni Battista, con affreschi di Gian Giacomo Barbelli;
- il Santuario di Santa Maria delle Grazie, affrescato da Gian Giacomo Barbelli;
- l'ex Chiesa rinascimentale di Santo Spirito e Santa Maria Maddalena;
- le numerose ville gentilizie (la seicentesca Villa Tensini con affreschi di Gian Giacomo Barbelli, Villa Albergoni, Villa Benvenuti, in stile barocco, Villa Perletta che custodisce pregevoli opere di Giovanni Fattori, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Giovanni Segantini, Telemaco Signorini, Villa Zaghen, in stile liberty, Villa Rossi, in stile neogotico, Villa Martini, in stile neoclassico, Villa Carini, dotata di un grande parco all'inglese, Villa Albergoni-Zurla).