UN NOBILE PASSATO PER L'IMPEGNO DI OGGI
L'Azienda Vitivinicola Isimbarda, situata nel cuore dell'Oltrepò Pavese, deve il suo nome all'antica famiglia dei marchesi Isimbardi, patrizi lombardi divenuti feudatari del "tenimento" di Santa Giuletta alla fine del secolo XVII. I nobili Isimbardi furono particolarmente legati a queste loro terre oltrepadane e i possedimenti della Famiglia sono sempre stati modello di coltivazione della vite, come ancora oggi continuano ad essere. L'Azienda Isimbarda si estende per circa 36 ettari tra i comuni di Santa Giuletta e Mornico Losana.
L'altitudine dei terreni oscilla tra i 200 e i 350 metri s.l.m.. Il particolare microclima, la natura del terreno, l'eccellente esposizione dei vigneti costituiscono le condizioni ideali per la coltivazione dei diversi vitigni. Il centro aziendale si presenta completamente e modernamente ristrutturato; le splendide colline dell'Oltrepò fanno da corona a un complesso di edifici dove trovano sede i locali destinati alle varie fasi della vinificazione e dell'affinamento, spazi appositamente allestiti per la degustazione dei prodotti, nonché sale adatte a convegni e incontri seminariali.
NEL RISPETTO DELLA TRADIZIONE.
La gente dell'Oltrepò sa che la propria terra appartiene ad una delle più nobili riserve vinicole della Lombardia e che qui la viticoltura ha origini antichissime. Anche l'Isimbarda non vuole dimenticare la lezione che viene dal passato, ma intende anzi coniugarla alle più recenti acquisizioni teorico-pratiche della moderna enologia. Un accurato e approfondito studio delle caratteristiche pedologiche e microclimatiche dell'ambiente ha permesso di individuare differenti sottozone, nelle quali la natura del terreno, l'esposizione e l'altitudine sono gli elementi peculiari nella messa a dimora dei vitigni. Nelle zone particolarmente soleggiate e a bassa quota sono coltivati i vitigni a bacca rossa: Barbera, Croatina, Uva Rara, Moradella, autoctoni dell'Oltrepò e Cabernet Sauvignon; a quote più elevate ha trovato il suo habitat ideale il Pinot Nero.
I pendii esposti a levante, dove le escursioni termiche sono più sensibili, accolgono i vitigni a bacca bianca.: Riesling Italico, Riesling Renano, Pinot Grigio, Chardonnay e Sauvignon Blanc. La sfida per gli anni a venire e intervenire con sesti d'impianto ad alta densità di ceppi supportati da potature corte, inerbimento controllato, cimature manuali, diradamento dei grappoli già ad inizio allegagione; il tutto in funzione di una produzione per ceppo compresa tra 1,5 e 2,5 Kg. Tutte le lavorazioni vengono eseguite da personale altamente specializzato; la vendemmia è condotta esclusivamente a mano ed è preceduta da un'accurata spampinatura; solo la parte giudicata migliore è destinata alla trasformazione. Il momento della raccolta viene deciso sulla base dei dati, preparati nel Laboratorio Aziendale d'Analisi, in funzione delle curve di maturazione, vigneto per vigneto.
UNA TECNOLOGIA SEMPRE PIU' INNOVATIVA
Il cuore dell'azienda è senza dubbio la cantina. Qui le più moderne tecnologie consentono di intervenire con particolare precisione e tempestività in ogni momento del ciclo di vinificazione. Le uve, dalla pigiatura alle fasi della fermentazione, vengono trattate esclusivamente con sistemi soffici che garantiscono la tipicità del prodotto che risulta, così, legato inscindibilmente alle uve che lo originano e ai tratti caratteristici del terroir.
Un sistema di pressatura dolce, eseguita con presse orizzontali, criomacerazine, macerazione tradizionale per i vini rossi con rimontagli automatici o follature manuali, fermentazione dei vini innescata con inoculo di lieviti selezionati, impegno di serbatoi inox tutti termocondizionati, controllo computerizzato delle temperature, filtraggio dei mosti e dei vini, stabilizzazione a freddo, imbottigliamento sterile a freddo: sono queste le tecnologie che permettono di ottenere vini di particolare pregio.
Per consentire miglior affinamento e completezza ad alcuni vini, sono impiegate botti di piccole e medie dimensioni, fabbricate a mano con legno del Massiccio Centrale Francese. Tutti i vini, comunque, subiscono un ulteriore affinamento in bottiglia prima di esse immessi sul mercato. Per il profondo rispetto della qualità e della genuinità, da sempre, l'azienda Isimbarda esclude totalmente dai processi di vinificazione sostanze estranee, conservanti o chiarificanti.
OLTRE LA VITICOLTURA BIOLOGICA
L'Azienda Vitivinicola Isimbarda, che ha sempre impostato la sua attività in un'ottica di continuo miglioramento della qualità dei suoi prodotti e di particolare rispetto della salute del consumatore aderisce alla misura A1 del regolamento CEE 2078 del 1992 che disciplina interventi agricoli miranti a controllare le dinamiche d'impatto ambientale. L'aspetto più significativo di tali interventi sta nella duplicità dell'obiettivo finale: la garanzia di un prodotto che non presenti residui di sostanze estranee dannose; una gestione del suolo finalizzata alla salvaguardia dello stesso e del territorio in senso lato.
Il regolamento CEE 2078 prevede una drastica riduzione della concimazione e l'obbligo dell'introduzione della cosiddetta lotta integrata: si interviene nella lotta agli insetti dannosi solo quando strettamente necessario, controllando il livello delle popolazioni esistenti ed, eventualmente, ricorrendo a tecniche di disorientamento sessuale per controllarne la riproduzione, oppure all'introduzione di altri insetti, antagonisti naturali di quelli dannosi, come ad esempio il bacillus thuningensis, nemico naturale della tignola. i funghi che attaccano la vite vengono controllati esclusivamente con zolfo e rame, evitando nel modo più assoluto l'uso di prodotti che vengono assorbiti dalla pianta.
Per una corretta salvaguardia del suolo e dell'ambiente, nei vigneti viene realizzato un prato permanente, periodicamente falciato, tecnica colturale con la quale: si evita l'erosione che le piogge provocano nei terreni coltivati delle nostre colline; si ottiene una buona regimentazione delle acque meteoriche, ritardandone e regolarizzandone il convogliamento a valle, evitando così smottamenti e frane.
Si apportano al terreno preziose sostanze organiche e nutritive migliorandone la struttura glomerulare.
Inoltre, questa tecnica di coltivazione, contiene la vigoria della vite con conseguente diminuzione quantitativa della produzione e miglioramento qualitativo.
Appare chiaro , anche da questa breve sintesi, che si tratta di scelte difficili, onerose e non prive di rischi, scelte che, comunque l'Azienda Isimbarda intende rispettare appieno al fine di soddisfare le aspettative di quanti credono nella sue serietà e nel suo impegno.