L'azienda nasce nel 1966 con l'acquisto di due vigneti, il Ronc di Juri a Buttrio ed il Montsclapade a Premariacco. Questi nomi sono antichi toponimi geografici, che stanno per "Vigna degli Juri", dal nome della famiglia che per generazioni ha coltivato queste terre prima di noi, e "Monte spaccato", a causa della strada che taglia in due la collina più alta.
Le potenzialità enologiche dei terreni sono apparse evidenti da subito, così come ci siamo immediatamente resi conto che la viticoltura friulana dell'epoca era inadeguata per l'obiettivo che ci eravamo dati. E' così iniziata un'operazione di ristrutturazione delle vigne, che ha portato all'introduzione in Friuli di un tipo di viticoltura allora inesistente: il Guyot ad altissima densità (10.000 viti su un ettaro di terreno) lavorato con trattori scavallatori di ispirazione francese.
Mano a mano che la qualità delle uve aumentava sono emersi i limiti dell'enologia friulana così come la conoscevamo noi; abbiamo allora iniziato a collaborare con alcuni dei più quotati enotecnici italiani per capire come interpretare al meglio i nostri grappoli. Ed ecco allora l'introduzione delle barriques per l'affinamento dei grandi vini, la riscoperta dei tini di rovere per la fermentazione dei grandi rossi, l'utilizzo di graticci dove far appassire naturalmente le uve per la produzione di grandi vini dolci, la cernita dei grappoli effettuata in campagna e nuovamente in cantina su nastri trasportatori, dove mani esperte scartano ogni grappolo che non sia perfetto, fino ad arrivare all'utilizzo della neve carbonica sulle uve, per raffreddarle ed evitare che gli aromi preziosi evaporino quando l'acino viene rotto.
In più di trent'anni di lavoro pensiamo di aver capito che sia necessaria una viticoltura di qualità per ottenere grandi uve, che soltanto un sapiente cocktail di tradizione, storia e tecnologia possono trasformare in cantina in un grande vino.
Nessuno ci costringe a bere vino. Se apriamo una bottiglia lo facciamo per gratificarci, per offrire emozioni agli amici, per il piacere di scoprire nuovi profumi e nuovi sapori. Un grande amico ci disse, anni fa: "il Vino è il cibo dell'anima, è necessario farlo buono".
Questo è il messaggio scritto dentro le nostre bottiglie. Un messaggio che parla dell'amore per una terra e per i suoi frutti, della dedizione degli uomini che la lavorano, delle emozioni che si provano nel trasformare l'uva nella più nobile delle bevande, il Vino.