La storia di Argiano risale a tempi remoti; si narra che in questi luoghi gli eruditi cercarono l'Ara Jani, il leggendario tempio del dio romano Giano.
In epoca rinascimentale, per volontà della nobile famiglia senese dei Pecci, venne edificata la splendida Villa di Argiano sulla sommità di un colle, nel versante occidentale di Montalcino.
La villa rimase alla famiglia Pecci per alcuni decenni per poi passare ai conti Pieri dai quali per eredità ai marchesi Ballanti Merli ed alla duchessa Caetani dei Conti Lovatelli, fino a giungere nel 1992 alla contessa Noemi Marone Cinzano.
La tenuta di Argiano si estende per circa 100 ettari di magnifico paesaggio agreste, in cui ai filari di vigneti si alternano uliveti e prati, circondati da una rigogliosa macchia mediterranea.
Il Monte Amiata, in zona sud-est, crea una protezione naturale contro il verificarsi di eventi di particolare intensità quali nubifragi o grandinate.
L'altitudine e la conseguente ventilazione consentono di godere della presenza della corrente calda maremmana, creando un microclima mite, con un elevato numero di giornate serene durante l'intera fase vegetativa, ideale per una sana e completa maturazione delle uve.
Sin dal 1500 le vigne venivano utilizzate allo scopo di produrre vino solamente per uso privato dei nobili. La propensione per l'eccellenza e la qualità si evidenzia già dal 1934, come attestano i premi ricevuti per la produzione agricola, che, in questi ultimi decenni, viene consolidata grazie alla produzione di vini di pregio divenuti famosi in tutto il mondo.
I vigneti si estendono per circa 48 ettari con una perfetta esposizione a mezzogiorno, su terreni di origine eocenica formati da calcari marnosi e con lenti di argille.
Questi terreni, per lungo tempo ricoperti dal mare, contengono inoltre grandi quantità di sali minerali, la cui disponibilità è preziosa allo sviluppo della vite. In queste condizioni di clima e di suolo, i vitigni possono raggiungere le più alte espressioni qualitative.
La produzione di uva è molto limitata per favorire un'alta concentrazione della buccia che risulta ricca di antociani e di tannini nobili. La raccolta avviene manualmente e con grande cura in piccole casse.
Le antiche cantine sottostanti la villa restano il gioiello più prezioso di Argiano. Qui sin dal '500 i vini possono soggiornare ad una temperatura e un'umidità costanti e in assenza di luce e rumori.
L'invecchiamento avviene in fusti di rovere di piccole e medie dimensioni, a cui sono state affiancate delle barriques francesi che consentono ai vini un'estrazione più morbida ed equilibrata.
Particolare cura è posta nella selezione dei legni considerata di fondamentale importanza ed in continua evoluzione.