Il toponimo ha origini latine e deriverebbe da "centum triginta", ossia la distanza tra il centro e Rimini. Comune in provincia di Rovigo, situato sulla sponda del Canalbianco, Trecenta è un centro rurale caratterizzato dalla presenza di numerosi "gorghi", laghetti alimentati dalle risorgive e ricchi di flora e fauna tipicamente lacustre.
Insediamento etrusco in orgine, il territorio fu conquistato dai Romani nell'anno 163 a.C., che vi realizzarono un accampamento militare. Caduto l'Impero di Roma, la zona fu invasa dalle popolazioni barbariche; divenne possedimento degli Estensi prima e pontificio poi. Trecenta fu legata per lungo tempo alla famiglia Uguccione dei Contrari. Sul finire del XVIII secolo fu conquistata dalle truppe francesi guidate da Napoleone e nel 1866 entrò a far parte del Regno d'Italia. Nel 1951 il paese fu devastato da una rovinosa alluvione del Po che determinò il suo spopolamento.
Da vedere:
La chiesa parrocchiale di San Giorgio martire, edificata nel XVII secolo su progetto del Santini, presenta una facciata articolata su due ordini divisi da una vistosa cornice orizzontale. Sia la parte inferiore che quella superiore sono movimentate da lesene, nicchie con statue e semicolonne, due coppie di pinnacoli rifiniscono la parte più bassa delle vele che decorano il prospetto sul corpo superiore, in cima a tutto un timpano con statue. Il campanile, posto sul retro, si presenta con cella campanaria aperta da bifore e decorata da piccoli timpani, è sormontato da una seconda cella e da una copertura a forma di ampolla.
La chiesa di San Maurelio di Sariano ha al suo interno la cappella di Uguccione I con affreschi del XIV secolo.
L'oratorio della Beata Vergine della Consolazione.
I gorghi, sette laghetti formatisi a seguito delle alluvioni del passato, costituiscono un ambiente ricco di flora e fauna.
Villa Trebbi risalente alla seconda metà del XVIII secolo.
Palazzo Pepoli la cui origine risale al Medioevo.
La Torre della seconda metà del XIX secolo.
Casa Pepoli.