Sull'origine del toponimo sono state elaborate varie teorie: secondo alcuni deriverebbe dall'antroponimo latino "Cumelius" o "Connius", a cui sarebbe stato aggiunto, con significato di appartenenza, il suffisso "-anus"; secondo altri, invece, dal termine latino "cuniculus" (condotto sotterraneo).
Comune in provincia di Treviso, situato sul torrente Cervano, alle falde del colle di Giano, a metà strada tra le Prealpi e la pianura, l'abitato di Conegliano è un coacervo di testimonianze artistiche e storiche di gusto medievale, rinascimentale e barocco. È noto per la produzione del prosecco e della grappa.
L'origine del nome ed altri elementi fanno propendere gli studiosi per l'origine romana del borgo. I colonizzatori provenienti da Roma avrebbero creato sulle Prealpi venete numerose fortificazioni militari a difesa del territorio. La connotazione tipicamente difensiva attribuita al centro rimase presente nelle epoche successive, anche durante il dominio dei Vescovi di Belluno, del Comune di Treviso, degli Ezzelini e dei Dalla Scala. A partire dal XIV secolo il territorio fu sottoposto alla Repubblica di Venezia. Nella prima metà del XV secolo fu attaccato dagli Ungari; fu, successivamente, conquistato dalle truppe napoleoniche e, in seguito, divenne territorio austriaco. Nel 1866 fu annesso al Regno d'Italia.
Da vedere:
Il Duomo a tre navate è caratterizzato da un porticato con archi ad ogiva decorato da affreschi, realizzati alla fine del Cinquecento dal Pozzoserrato, su cui si aprono belle trifore. Il campanile, risalente alla fine del XV secolo, è a pianta quadrata con orologio e trifore ornate da colonnine. L'edificio conserva al suo interno una preziosa pala di fine Quattrocento, opera di Cima da Conegliano ed una tela, raffigurante Santa Caterina, realizzata da Palma il Giovane.
La chiesa dei Santi Rocco e Domenico del XVII secolo.
La chiesa dei Santi Martino e Rosa del XVII secolo.
La chiesa di Sant'Orsola del XII secolo.
La chiesa di Santa Maria delle Grazie.
La chiesa di Sant'Antonio da Padova.
La chiesa di San Pio X.
L'Oratorio della Beata Vergine della Salute.
L'Oratorio di Santa Caterina di Alessandria.
L'Oratorio della Madonna della Neve.
L'Oratorio dell'Annunziata.
Villa Gera, sorta nel XIX secolo su progetto del Jappelli, è preceduta da un pronao con colonne ioniche e timpano. Crea con il retrostante castello un angolo davvero molto pittoresco.
Il castello, situato in posizione dominante, è sede del Museo civico. Dell'originaria costruzione rimane la torre della campana e parte delle mura di cinta.
Casa Sbarra, risalente al XV secolo, decorata da piacevoli affreschi ed abbellita da una trifora e da un poggiolo d'angolo nello stile veneto.
Il Palazzo del Monte di Pietà, risalente alla prima metà del XVI secolo, è decorato da affreschi.
Palazzo Montalban Vecchio di epoca rinascimentale.
Casa Colussi abbellita da capitelli in stile gotico.
Il Palazzo Municipale del Settecento.
Il Palazzo Da Collo del Cinquecento.
Casa Biffis con portale trecentesco.
Il Teatro dell'Accademia.