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Motta di Livenza

Descrizione

Il toponimo è composto dal termine "motta" (altura) e dalla specifica, aggiunta in un secondo momento, che allude alla vicinanza del paese al fiume Livenza. Comune in provincia di Treviso, posto in una pianura ricca di vigneti, ai confini con il territorio veneziano, nel punto in cui il fiume Monticano confluisce nel Livenza, è un centro legato alle attività agricole, in ciò favorito dal clima mite, dalla composizione del terreno e dalla ricchezza di acque; vi si producono ottimi vini ed è un moderno polo industriale.
Il rinvenimento di alcuni reperti di epoca preromana ha consentito di ipotizzare che la zona sia stata abitata da popolazioni paleovenete, attirate dalla presenza del fiume. Il primo abitato stabile risale all'anno 148 a.C., epoca in cui i Romani avevano tracciato la Via Postumia. In questi luoghi nel 776 si verificò uno storico scontro tra Carlo Magno e le truppe del Duca longobardo Rotcauso. Nel X secolo, a scopi di difesa contro gli Ungari, fu costruita una fortezza, poi concessa ai da Camino che, a loro volta, donarono castello e terre a Venezia. Sotto il dominio della Serenissima il centro visse un periodo di grande prosperità e sviluppo, divenendo un importante porto fluviale ed un vivace centro commerciale, ampliandosi da punto di vista urbanistico ed arricchendosi di sontuose ville di gusto veneziano. L'arrivo di Napoleone ed il dominio austriaco determinarono l'inizio di un periodo di decadenza per il paese. Seguì l'annessione al Regno d'Italia.

Da vedere:

Il duomo di San Nicolò del XIV secolo presenta una facciata delineata da quattro semicolonne poggianti su basi rettangolari e munite di capitelli. Al centro si trova il portale sormontato da un timpano sorretto da due colonne, ai lati due finestre ogivali; archetti ciechi anticipano una vistosa cornice che delimita il corpo inferiore dalla parte superiore, caratterizzata da un finestrone circolare e sormontata da un minuto timpano. Il campanile è in posizione retrostante.
Il santuario della Madonna dei Miracoli, risalente al XVI secolo, fu costruito in ricordo dell'apparizione della Vergine ad un contadino del luogo nel 1510. Nel Settecento furono apportate modifiche che le hanno conferito uno sfarzoso stile barocco fino alla seconda metà dell'Ottocento, quando fu nuovamente rimaneggiato e tornò all'originario stile classico con chiostro, finestrone circolare, timpano e vele semicircolari. Conserva nell'abside una preziosa tela di Palma il Giovane raffigurante l'Assunzione.
Il centro storico con palazzi rinascimentali e medievali.

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