In provincia di Pisa, Pontedera è situato in prossimità della confluenza del fiume Era con l'Arno, in un'area abitata sin dal periodo Etrusco. Il borgo si sviluppa nel Duecento e prende il suo nome dal ponte che attraversava all'epoca il fiume Era. Si configura fin da subito come uno dei baluardi pisani sul confine con La Repubblica Fiorentina e come tale si pone al centro di numerosi combattimenti, assedi e saccheggi. Il suo castello viene raso al suolo nel 1256, dopo una vittoriosa incursione di truppe lucchesi e fiorentine alleate tra di loro. Venti anni più tardi il centro è annesso ai territori fiorentini.
Il Duomo di Pontedera fu realizzato in stile neoclassico nella seconda metà dell'Ottocento, mentre il campanile risale al 1958. E' diviso in tre navate e all'interno sono custodite numerose opere di gran pregio, come "L'Annunciazione" di Jacopo Chimenti e gli affreschi di Dilvo Lotti, nonché le spoglie di San faustino, patrono della città.
Altri monumenti sono: il Palazzo Pretorio, sormontato dalla Torre dell'Orologio, la duecentesca Chiesa di Santa Lucia, ricostruita nell'immediato dopoguerra dopo essere stata minata dai Tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale, la Chiesa del Santissimo Crocifisso, di origine duecentesca con importanti opere di Pisano, Cigoli, Riccomini e Gagini, l'Oratorio della Madonna di Ripaia, in stile romanico e Palazzo Stefanelli (XIX secolo), oggi sede dell'amministrazone comunale.