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Cantù

Descrizione

Comune della provincia di Como, situato al margine settentrionale della Brianza Occidentale, ai piedi delle Prealpi, Cantù è attualmente uno dei poli economici più importanti della zona.
Il toponimo deriverebbe da"Canturium" (con riferimento alla popolazione insubrica dei Canturigi) o da "Cantores" (cantoria). I primi insediamenti risalirebbero ai Galli Insubri, sottomessi, successivamente, dai Romani che ivi realizzarono un "vicus"; tuttavia, la prima menzione documentata è datata 1007, anno in cui l'arcivescovo di Milano Ariberto da Intimiano consacrò la Basilica di Galliano. Cantù (chiamata Canturino fino al XV secolo) partecipò attivamente a fianco dei milanesi nelle lotte contro Como, subendo una grave sconfitta nel 1124. Nel 1324 divenne signoria di Gaspare Grassi che fortificò il borgo, facendovi erigere numerose torri; tornato sotto il controllo dei Visconti, nel XV secolo passò agli Sforza.
Oggi Cantù è al centro di un distretto industriale specializzato nella produzione artigianale di mobili di alta qualità, le cui origini risalirebbero ai primi anni del XIX secolo.
Attrazioni:
- il complesso monumentale di Galliano, gioiello architettonico di fattura altomedievale, tra i più importanti della Lombardia. La Basilica di San Vincenzo fu consacrata nel 1007 dall'arcivescovo di Milano Ariberto da Intimiano. Nel 1584 il Capitolo ed il prevosto furono trasferiti nella Chiesta di San Paolo dopo che San Carlo Borromeo, durante la sua vista, accertò le condizioni di semiabbandono della basilica. Nel 1830 don Carlo Annoni, vicario foraneo di Cantù, descrisse minuziosamente il complesso e tutti i suoi affreschi; i lavori di restauro iniziarono nei primi anni del XX secolo. Splendidi gli affreschi della cripta che raffigurano il martirio di San Vincenzo, così come quello raffigurante la Madonna con Bambino ed i Santi posto sopra l'ingresso destro della cripta. Accanto alla basilica si trova il Battistero di San Giovanni, al cui interno sono ancora visibili resti di affreschi e la cupola decorata con stelle ad otto punte. Interessante è il c.d. "sacrarium", ricavato da un unico blocco di granito, uno dei pochi esempi di fonte battesimale ad immersione.
- la Basilica di San Teodoro, risalente all'XI secolo, bell'esempio di architettura romanico-lombarda, sebbene abbia subito notevoli rimaneggiamenti nei secoli successivi;
- la Basilica di San Paolo, risalente all'XI secolo e divenuta prepositurale nel 1584 dopo che Carlo Borromeo trasferì la pieve da Galliano a Cantù. L'edificio ha subito nel corso dei secoli notevoli rimaneggiamenti che ne hanno modificata l'originaria struttura. Interessante è il campanile, un tempo torre del castello Pietrasanta;
- la Chiesa di Sant'Ambrogio (anche detta della Trasfigurazione) fu eretta nel 1570, grazie all'intervento economico della famiglia Alciati. A pianta quadrata, ricca di affreschi e stucchi, fu sconsacrata agli inizi del XIX secolo ed utilizzata per scopi civili;
- la seicentesca Chiesa di Santa Maria con annesso monastero benedettino. In particolare la chiesa, dopo un periodo di abbandono, è stata riconsacrata al culto nel XIX secolo, mentre il monastero è stato adibito ad usi pubblici;
- il Santuario della Madonna dei Miracoli, risalente alla seconda metà del Cinquecento, edificato nel luogo in cui la Vergine apparve ad una contadinella del luogo;
- Villa Calvi;
- Porta Archinzi (1324);
- la Scuola d'Arte per l'arredamento, istituita nel 1882, prima in Italia nel suo genere.

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