Piccolo comune della provincia di Livorno, in Val Cornia, Suvereto, il cui toponimo deriva dalle piante di sughero di cui sono ricchi i boschi circostanti, è menzionato per la prima volta in un documento del 973. In ogni caso l’origine del borgo è attestata durante l’Alto Medioevo, sotto il dominio degli Aldobrandeschi.
Tra il XIII ed il XIV secolo prosegue lo sviluppo urbanistico della città, con la costruzione delle mura, del palazzo comunale e di altri notevoli edifici di valore architettonico. In quel periodo la Repubblica di Pisa intraprese una politica di espansione che la condusse alla conquista dell'intera area e all'annessione ai propri possedimenti di numerosi borghi, tra i quali anche quello di Suvereto. Dopo un breve periodo di dominazione pisana, la Repubblica di Firenze si insediò nel territorio dopo aver precedentemente sconfitto Pisa e conquistato i possedimenti di quest'ultima.
Nel punto più alto del paese sorge la Rocca Aldobrandesca, documentata sin dal 973; attualmente è costituita di tre parti: i ruderi dell'antica torre (costruita intorno al 1164), quattro piani con solai intermedi e i resti di una cinta muraria.
La Pieve di San Giusto ha probabili origini alto-medievali, essendo già menzionata nel 923. Fu, poi, ricostruita nel 1189 da Barone Amico e Bono di Calci. Presenta all’esterno un portale romanico sormontato da una lunetta e da un architrave decorato con motivi floreali.
Menzioniamo anche la Chiesa della Santissima Annunziata (XII secolo), l’ex Convento di San Francesco (1288), la Chiesa del Santissimo Crocifisso (XVI secolo), la Chiesa della Madonna di Sopra la Porta (XVIII secolo) ed il duecentesco Palazzo Comunale.