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Quiliano

Descrizione

Il toponimo deriva da Aquilianum, nome che gli fu imposto durante il periodo di sottomissione all'Impero romano. Comune in provincia di Savona, si trova nell'entroterra tra Savona e Vado Ligure, ed è composto dalle frazioni di Cadibona, Montagna, Roviasca, Valleggia. La valle del torrente Quiliano, formato da due corsi d'acqua, il Trexenda ed il Quazzola, è protetta dai monti Baraccone e Burot che formano una sorta di anfiteatro naturale. Il comune è sede di attività industriali attive in svariati settori e si distingue per la produzione di una particolare varietà di albicocca, detta Valleggia, nonché per la produzione dei vini Buzzetto e Granaccia.
Il territorio, dopo essere stato conquistato dall'Impero romano, fu inserito nella Marca Aleramica e sottoposto a Bonifacio del Vasto nel 1091. Ereditato dai Del Carretto, nel XII secolo fu acquisito dal comune di Savona e agli inizi del XV secolo ottenne da questo una certa autonomia, alcuni privilegi e la possibilità di avere propri statuti. Nella prima metà del XVI secolo la Repubblica di Genova occupò parte del feudo che, pertanto, fu diviso in due parti: una amministrata da Genova, l'altra da Savona, con distinti podestà, fino al XVIII, periodo in cui i due territori furono riuniti sotto il Regno di Sardegna, dopo il Congresso di Vienna e successivamente, dal 1861, sotto quello d'Italia.

Da vedere:

Il santuario della Madonna degli Angeli, costruito nel 1575, è stato adibito a convitto prima e a prigione poi.
La parrocchiale di San Lorenzo a Quiliano presenta una facciata dalla grande semplicità ed originalità.
La parrocchiale di Sant'Anna a Cadibona. L'attuale struttura fu costruita nel 1750 con all'interno dipinti ed affreschi della stessa epoca, ma documenti risalenti al Seicento già citavano la chiesa.
La parrocchiale di San Michele Arcangelo nella frazione di Montagna fu rimaneggiata nel XVII e nel XIX secolo, conserva una statua raffigurante San Giuseppe di Antonio Brilla ed una raffigurante San Michele Arcangelo dello scultore Anton Maria Maragliano.
La parrocchiale dei Santi Sebastiano e Rocco a Roviasca presenta una facciata in stile barocco. La struttura risale al 1665, mentre il campanile fu costruito successivamente, sul finire del XVII secolo.
La chiesa di San Pietro costruita sui resti di una villa romana in stile romanico. Dell'edificio originario rimane solo il campanile, la struttura attuale risale al 1710.
La chiesa di San Bernardo a Garzi risale al XVII secolo, ma secondo alcune fonti la struttura preesistente era in stile romanico.
La chiesa di San Carlo Borromeo costruita tra il XVII ed il XVIII secolo.
La chiesa dell'Immacolata Concezione a Tiassano costruita nel XVII secolo nel luogo in cui si trovava un precedente edificio.
L'oratorio di San Sebastiano, costruito nel 1771, ingloba l'antica chiesa romanica del Santissimo Salvatore del XIV secolo.
L'oratorio del Disciplinanti costruito nel 1761 sui resti di un preesistente edificio risalente al XIV secolo e la cappella di Nostra Signora della Misericordia del XIX secolo a Roviasca.
La cappella di Santa Libera risalente al XVIII secolo in località Faia.
La torre di Tiassano costruita tra il XIII ed il XIV secolo.
Palazzo De Mari con annessa la chiesa di Sant'Anna risale al XIX secolo, ma la struttura originaria potrebbe essere stata edificata nel corso del XVII secolo.
Villa Pertusio il cui impianto originario forse risaliva al XII o XIII secolo.
Villa Maria edificata nella seconda metà del XIX secolo.
Villa Garelli a San Carlo risalente al XVII-XVIII secolo.
I ruderi del castello di Pomo costruito nel X secolo.
I ponti romani costruiti nel I secolo a.C. nella valle del Quazzola

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