E' un comune della provincia di Potenza, fondato nel XV secolo sul territorio appartenuto alla Certosa di San Nicola, donato ai monaci dalla principessa Giovanna, moglie del Principe Severino di Chiaromonte, per grazia ricevuta. Il territorio, quindi, fu abitato ben presto da famiglie di contadini e manovali delle zone limitrofe, chiamati dai monaci a coltivare queste nuove terre. Il toponimo deriverebbe dal fatto che i coloni erano affrancati dal pagamento dei tributi, tranne la decima a favore del monastero.
Rimase sotto il controllo dei certosini fino all'abolizione della feudalità.
Siti di interesse:
- il Santuario della Madonna di Pompei (XIX secolo);
- la Chiesa parrocchiale intitolata ai Santi Felice e Policarpo, al cui interno è conservato un pregevole altare maggiore intarsiato e tele del XVIII secolo;
- la Cappella di Sant'Antonio (XIX secolo);
- la Cappella dell'Assunta (XIX secolo);
- i resti dell'imponente Certosa di San Nicola, fondata nel 1395 da Vencislao, conte di Chiaromonte. Fu distrutto nei primi anni dell'Ottocento per mano di Gioacchino Murat.
- i ruderi del convento fortificato del Ventrile, ricadente nel territorio di Chiaromonte e un tempo assoggettato all'Abbazia del Sagittario;
- la fonte di acqua sulfurea, presso il fiume Sinni, nel bosco dell'Avena.