Comune della provincia di Potenza, situato sulla sponda sinistra del torrente Serrapotamo, Carbone sorse nel IX secolo col nome di "Montedoro", per l'abbondanza dei suoi raccolti. Il borgo, tuttavia, registrò un forte incremento con l'arrivo in zona dei monaci basiliani che qui fondarono il ceòebre monastero di Sant'Elia, a cui, nel corso degli anni furono riconosciuti importanti privilegi dai vari imperatori (ad esempio Guglielmo II nel 1168).
Il suggestivo centro storico è caratterizzato da case in pietra e antichi palazzi, come Palazzo Cascini, Palazzo Castelli, Palazzo De Nigris, Palazzo Castronuovo.
Altri siti di interesse:
- la Chiesa Madre, intitolata a San Luca Abate, al cui interno sono custoditi preziosi capolavori d'arte, come tele seicentesche di scuola napoletana, un reliquario d'argento del XVI secolo ed altri oggetti che furono qui trasportati dopo la soppressione del monastero di Sant'Elia.
- la Chiesa del Convento, dedicata all'Annunziata, fu edificata nel 1547 ed affidata ai francescani;
- la Chiesa degli Angeli, uno dei primi edifici di culto di Carbone, edificato pochi anni prima del Mille;
- la Chiesa di Santa Maria del Soccorso, edificata nel 1604.