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Tarquinia

Descrizione

Situato nell'Alto Lazio, in provincia di Viterbo, Tarquinia è, senza dubbio, uno degli insediamenti etruschi più importanti nella storia e maggiormente ricchi di reperti. L'antica "Tarquinii" per i Latini e "Tarchuna" per gli Etruschi, grazie ai frequenti scambi commerciali con la Grecia, divenne nel corso del IV secolo a.C. una delle principali città della Lega Etrusca. Nel VII secolo a.C. proprio dalla civilissima Tarquinia partì alla volta di Roma colui che divenne il primo dei re etruschi di Roma, Tarquinio Prisco, che contribuì a dare un'impronta urbana a quel nucleo di capanne sparse sui sette colli, attorno al corso del Tevere.
Fondata secondo la leggenda la Tarchon, compagno del mitico eroe Thyrrenus, capostipite degli Etruschi, Tarquinia si scontrò più volte con Roma e ne fu sottomessa nel III secolo a.C. in seguito alla battaglia di Sentino. Nel V secolo d.C. passò sotto il regno romano-gotico di Teodorico e, successivamente, al ducato longobardo di Tuscia. Quest'ultimo, conquistato dai Franchi, fu ceduto allo Stato della Chiesa. Nel corso del medioevo si verificò un graduale e inesorabile spopolamento dell'antico centro etrusco-romano a favore di un nuovo nucleo abitato, sorto sulla collina adiacente, che prese il nome di Corneto. Dopo aver resistito valorosamente all'attaccod elle truppe di Federico II, rimase quasi ininterrottamente sotto il controllo dello Stato Pontificio. Dal 1872 assunse il nome di Corneto Tarquinia e, dal 1922 l'attuale toponimo di Tarquinia.
Dal 2004 le necropoli etrusche di Tarquinia e Cerveteri sono state dichiarate dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità.
Siti di interesse:
- il sito archeologico di epoca villanoviana (IX-VIII secolo a.C.) situato sul colla La Civita;
- la necropoli dei Monterozzi, situata a poco più di 3km ad est dell'attuale centro abitato e costituito da circa 150 tombe: le più antiche sono a tumulo, mentre le più recenti sono riccamente affrescate e decorate e sono costituite da un corridoio scavato lungo il fianco della collina con delle camere in cui riposavano i defunti. Tra le più note ricordiamo la Tomba dei Tori, la Tomba degli Auguri, la Tomba del Triclinio, la Tomba del Barone, la Tomba della caccia e della pesca.
- la c.d. Ara della Regina, resti di un tempio a pianta rettangolare risalente al IV secolo a.C.;
- il Museo Archeologico Nazionale Tarquiniense, con sede a Palazzo Vitelleschi, in cui sono esposti i reperti rinvenuti nella zona, dal vasellame agli oggetti di vita quotidiana, dai sarcofagi a frammenti di affreschi staccati dalle pareti delle tombe, dalle decorazioni dell'Ara Regina (come la scultura dei cavalli alati) ai vasi con pitture greche;
- il Palazzo Comunale, edificato nel XIII secolo in stile romanico e profondamente rimaneggiato nel XVI secolo. Le sale sono riccamente affrescate con pitture databili tra il XVI ed il XVII secolo.
- la Riserva Naturale delle Saline di Tarquinia.

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