Noto come Castel Vecchio fino al 1864, Castel di Tora assunse l'attuale toponimo in ricordo di un antico "pagus" (villaggio) sabino, chiamato Thora. E' un suggestivo è pittoresco borgo della provincia di Rieti, situato nella valle del Turano ed affacciato sul lago omonimo. Menzionato per la prima volta in un documento di poco successivo all'anno Mille (1035), sorse per effetto del fenomeno dell'"incastellamento"; entrò nei possedimenti dell'Abbazia di Farfa che, lo ebbe in dono dai Rusticelli-Guidonisci, signori longobardi. Passò, in seguito, ai Buzi-Brancaleoni, ai Mareri, agli Orsini, agli Estouteville e, infine, ai Borghese. Vi si rifugiò Corradino di Svevia, dopo la sconfitta dei Piani Paletini (1268).
Pur essendo numerosi i ritrovamenti di epoca romana, l'assetto urbanistico del borgo ha una chiara e decisa impronta medievale.
Siti di interesse:
- la torre poligonale della fortezza, risalente all'XI secolo, e costruita su uno sperone a strapiombo;
- le torrette di Via Turano e Via Cenci (XV secolo);
- il Castello del Drago e il Palazzo del Drago;
- il borgo di Antinu, proteso sul lago;
- la Chiesa barocca di San Giovanni Battista, con affreschi cinquecenteschi;
- il convento di Sant'Anatolia, un tempo residenza estiva del Pontificio collegio greco-ortodosso, con la bella chiesa già citata in una bolla papale del 1153;
- i resti di colonne romane e iscrizioni coeve;
- i suggestivi scorci, vicoli e viuzze lastricati, i portali in pietra dei palazzi nobiliari.