Orte è un comune della provincia di Viterbo, collocato su un costone tufaceo della Valle del Tevere, circondato a nord e a est da un'ansa del fiume e a sud dal suo affluente, il Rio Paranza. L'area fu abitata sin dal Paleolitico, come dimostrano i rinvenimenti di alcune pietre e punte di frecce, oggi conservati a Roma presso il Museo Pigorini. Insediamento etrusco, subì la conquista romana e seguì le sorti dell'Urbe. Dopo la caduta dell'Impero Romano, conobbe le invasioni e le distruzioni barbariche. Occupata dagli Arabi e riconquistata dai Longobardi nel 914, tra il X e l'XI secolo intensificò il proprio controllo sui traffici del Tevere, contendendo il primato ad Amelia, all'abbazia di Farfa e a Narni. Nei secoli successivi si registra un decisivo incremento demografico, accompagnato da uno sviluppo urbanistico, economico e culturale. Fu una delle principali città del Patrimonio di San Pietro in Tuscia e nel 1864 iniziò la costruzione della ferrovia pontificia.
Siti di interesse:
- Porta del Vascellaro, che prende il nome dal vicino quartiere che, in epoca romana e medievale, ospitava numerose botteghe di vasai. Al suo fianco sorge la piccola ex Chiesa di san Gregorio, con affreschi del Xv secolo;
- Porta Franca, uno dei punti di accesso alla città nonché una delle ultime tracce dell'antica Rocca;
- Porta di San Cesareo, così detta perché sorgeva nei pressi una chiesetta omonima, oggi scomparsa;
- la fontana ipogea, dalle attuali forme seicentesche, era in realtà già utilizzata in epoca etrusca, prima, e romana, poi. Per secoli è stata l'unica fonte di approvigionamento idrico per la popolazione di Orte.
- l'acquedotto rinascimentale;
- il porto fluviale sul Tevere, attivo dal I secolo a.C. fino al XII secolo;
- la Basilica di Santa Maria Assunta, dalle forme barocche, fu in realtà fondata nel IX secolo; all'interno conserva un pregevole organo settecentesco costruito con materiale di un precedente strumento del Cinquecento, il coro ligneo, il seicentesco altare monumentale e la pala d'altare di Giuseppe Bottani (1752).
- la Chiesa di Sant'Antonio, realizzata nel Novecento;
- la Chiesa di San Pietro, risalente alla prima metà del XV secolo;
- la Chiesa romanica di San Biagio, appartenuta all'Ospedale romano di Santo Spirito in Saxia, del quale si conserva il simbolo, la croce di Lorena, suil portale d'ingresso;
- la seicentesca Chiesa dell'ex Convento di San Francesco, dalle forme barocche;
- la Chiesa dell'ex Convento degli Agostiniani, nata dalla fusione di tre distinti edifici religiosi;
- la Chiesa di Santa Maria di Loreto a Castel Bagnolo, risalente all'Xi secolo, con tracce di antichi affreschi ed una bella statua della Madonna in legno di ulivo;
- il Santuario e Monastero di Santa Maria delle Grazie (XVI secolo);
- il Santuario della Santissima Trinità, nelle cui grotte dimorò nel 1426 San Bernardino;
- la Chiesa di Santa Maria di Loreto, edificata nel Seicento nell'area dell'Ospedale dei Raccomandati.
- i Palazzi nobiliari (Palazzo Nuzzi, Palazzo Comunale, Palazzo dell'Orologio, Palazzo Roberteschi, Palazzo Alberti alla Rocca, Palazzo Alberti in Via Garibaldi, Palazzo Nerei-Roberti, Casa di Giuda).
- il complesso termale di Orte, con vasche di acqua sulfurea.