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Bagnoregio - Civita di Bagnoregio

Borgo di Civita

Borgo di Civita

Descrizione

Bagnoregio è un comune della provincia di Viterbo, situato lungo la pendice orientale del cono vulcanico del Bolsena. Il toponimo deriverebbe dal latino "balneum regis" (il bagno del re), con probabile riferimento alle acque termali dalle proprietà terapeutiche che, secondo la leggenda, curarono il re longobardo Desiderio.
Ricadendo nei domini dell'antica Volsinii (Orvieto), bagno regio fu interessata da insediamenti etruschi; costoro furono sconfitti dai Romani nel 265 a.C.. Dopo la caduta dell'Impero Romano, seguirono le invasioni di Goti, Visigoti, Bizantini, Longobardi e Franchi che consegnarono il borgo allo Stato della Chiesa.
Nel 1695, per effetto di un violentissimo terremoto, la frazione di Civita viene separata dalle altre due da un profondissimo dirupo.
Attualmente il suggestivo borgo di Civita di Bagnoregio, raggiungibile solo attraverso un ponte pedonale in cemento armato, è noto anche con l'appellativo di "città che muore", dalle parole di Bonaventura Tecchi, a causa dell'inesorabile erosione del costone tufaceo su cui sorge ad opera degli agenti atmosferici e dei torrentelli che scorrono a valle. Tutto ciò dona alla piccola frazione, col suo ciuffo di case medievali, un aspetto quasi crepuscolare, vivo e spettrale al tempo stesso.
Siti di interesse:
- il piccolo borgo di Civita di Bagnoregio, con Porta Santa Maria - sormontata da due leoni -, la Chiesa di San Donato - in stile romanico e rimaneggiata nel XVI secolo, al cui interno sono custoditi un affresco della scuola del Perugino ed un crocifisso ligneo della scuola di Donatello - ed i palazzi rinascimentali.
- Porta Albana, il cui disegno è attribuito ad Ippolito Scalza;
- il tempietto di San Bonaventura, a croce greca;
- la Cattedrale di San Nicola, che custodisce una Sacra Bibbia del XII secolo, in pergamena miniata, e le reliquie di San Bonaventura;
- la Chiesa romanico-gotica dell'Annunziata;
- il Convento di San Francesco con la grotta di san Bonaventura, dove, secondo al tradizione, il Santo adolescente fu guarito dopo aver chiesto l'intercessione di San Francesco d'Assisi.

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