San Cesario sul Panaro è un comune della provincia di Modena, situato nell'alta pianura modenese, lungo le sponde del Panaro. Il ritrovamento di resti di capanne e necropoli risalenti al periodo neolitico attestano come l'area fosse interessata da insediamenti abitativi sin dal VI-V millennio a.C.. Si alternarono la civiltà terramaricola, quella villanoviana, gli Etruschi e i Romani. Menzionato per la prima volta in un documento nonantolano del 752 col toponimo di "Vilzacara", dopo l'anno Mille entrò nei possedimenti dell'Abbazia benedettina di Nonantola, i cui monaci intrapresero un'importante opera di bonifica dei terreni paludosi. Nel 1112 Matilde di Canossa sottrasse ai monaci di Nonantola "la corte e la selva" di Vilzacara donandola alla chiesa locale, dedicata al martire Cesario: da questo momento in poi il toponimo Vilzacara sarà sostituito da San Cesario. Dopo un periodo caratterizzato da sanguinose lotte per il controllo del territorio, si insediarono i Boschetti che manterranno la giurisdizione fino al 1796, anno in cui verranno aboliti i diritti feudali.
Siti di interesse:
- la Basilica di San Cesario, uno degli edifici in stile romanico più prestigiosi della regione, fu edificata nel X secolo sul sito di u preesistente edificio di culto, del quale furono utilizzati i materiali. Maestoso e suggestivo al tempo stesso, con una semplice facciata ornata da un'elegante bifora, all'interno sono custodite opere di Antonio Begarelli.
- Villa Boschetti, con sale affrescate ed uno splendido scalone;
- la Torre dell'Orologio, ciò che rimane dell'antica fortificazione del borgo.