Comune in provincia di Olbia-Tempio, situato nella zona meridionale della Gallura, nell'entroterra della Costa Smeralda, l'abitato di Monti sorge alle falde della catena del Limbara, dominante un'ampia vallata verde di sughereti e vigneti dai quali si ricava un ottimo vino. Il territorio comunale comprende un'oasi agro-faunistica di grande importanza, popolata da diversi animali ed attraversata da sentieri e ruscelletti.
La zona di Monti, così come in generale la Gallura, fu abitata sin dal Neolitico e numerose sono le testimonianze della presenza umana nel periodo nuragico. I territori furono conquistati dai Cartaginesi, prima, e dai Romani, poi. Nel periodo medievale il centro fu fulcro per il commercio: i Pisani qui acquistavano legna, pelli, cereali. Appartenne ai Malaspina e nel Trecento fu inglobato nel Giudicato di Arborea. Conquistato dagli Aragonesi, fu ceduto in feudo ai Deffenu e da questi ai Farina da cui fu governato fino all'eliminazione del feudalesimo.
Da vedere:
Il santuario di San Paolo Eremita, bella e semplice chiesa campestre costruita in pietra e recentemente restaurata. L'edificio attuale risale al Seicento, ma la chiesa primitiva fu consacrata molto prima. Presenta una facciata estremamente lineare con portale ad arco e tetto a capanna. La linearità è interrotta solo da una cornice che disegna un timpano e da una finestra a mezzaluna.
La parrocchiale di San Gavino, situata nel centro abitato, possiede tetto a capanna ed un campanile seicentesco preesistente rispetto alla chiesa.
Il centro storico.
Il nuraghe Logu.