Comune in provincia di Oristano, situato su una sponda della valle del Tirso, è un noto centro termale apprezzato sin dal I secolo d.C. dai Romani che scoprirono una sorgente calda di acqua termale (l'acqua sgorga a 56°C ed ha effetti benefici sull'organismo). Il centro è conosciuto anche per le cave di trachite usata in edilizia come materiale da costruzione e per ornare gli edifici.
La zona fu abitata sin dalla preistoria, come prova la presenza delle "domus de janas" rinvenute in loco; vi giunsero i Cartaginesi e, successivamente, fu colonizzata dai Romani assumendo in età repubblicana una grande importanza, non solo per le terme, ma anche per la posizione strategica che consentiva loro un maggiore controllo sulle popolazioni dell'entroterra non ancora sottomesse all'Impero. Inoltre in quel punto il fiume Tirso era più facilmente attraversabile. Il centro, sotto Traiano, assunse una tale importanza da divenire "forum", fondamentale crocevia di strade commerciali, le cui tracce sono ancora visibili. Divenne "municipium" prima, "oppidum", poi. Caduto l'Impero romano, sotto il dominio dei Bizantini fu particolarmente florido. Il paese moderno fu costruito sui resti di "forum Traiani"; fu sede vescovile e fece parte del Giudicato di Arborea. Fu incluso nella baronia di Buschi. Alla fine del XVIII secolo divenne territorio della famiglia Manca Ledà.
Da vedere:
La chiesa di San Lussorio, risalente al Duecento, è in stile romanico, mentre la facciata quattrocentesca è in stile gotico-aragonese. L'edificio si presenta con interno ad unica navata, tetto con capriate e possiede una cripta con pavimento a mosaico.
La chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo conserva una cappella della primitiva costruzione in stile gotico-aragonese.
La chiesa della Maddalena, di epoca trecentesca, in stile gotico-pisano.
Casa Aragonese, edificata alla fine del XVI secolo, presenta decorazioni scolpite in stile gotico-aragonese. È preceduta da un loggiato con colonne di trachite rossa.
L'area archeologica Terme di Forum Traiani. Sono presenti i resti di tre ambienti, un tempo coperti da un tetto sorretto da archi, e tracce di mosaici.
Le domus de janas di Gularis e di Domigheddas.
La necropoli di San Lussorio.
L'anfiteatro romano.
I nuraghi.