"La valle canora dove si snoda l'azzurro fiume
Che rotto e muggente a tratti canta epopea
E sereno riposa in larghi specchi d'azzurro"
(Marradi - Dino Campana 1885-1932)
Città natale del poeta Dino Campana, Marradi è un piccolo comune della provincia di Firenze, circondato da boschi, castagni secolari, ruscelli e natura incontaminata. Situato lungo la riva destra del fiume Lamone, in un'area abitata sin dagli Etruschi, ai quali seguirono i Romani che vi fondarono un "castrum" allo scopo di vigilare sul territorio che costituiva un'importante collegamento tra le città di Faenza e Firenze. Nel Medio Evo, Marradi appartenne alla diocesi di Faenza, e fu quindi sotto il controllo della città romagnola e dei Conti Guidi che mantennero quasi costante il loro dominio sino al XIV secolo. Dal XV secolo Firenze pose la sua attenzione su Marradi: la Signoria fece del paese un attivo centro di scambi, autorizzato anche, dal 1447, ad un mercato settimanale.
Tra i monumenti di maggior interesse menzioniamo la Badia di Santa Reparata, documentata come cenobio benedettino nel 1025 e nel 1090 passò ad una congregazione vallombrosana che la detenne fino alla soppressione dell'ordine nell'Ottocento, la Chiesa Arcipetrale di San Lorenzo, ricostruita nel XVIII secolo in forme neoclassiche su un'antica struttura romanica, l'Eremo di Gamogna, la Rocca del Castiglionchio (VI secolo), Palazzo Fabbroni, il Palazzo Comunale ed il Teatro degli Animosi.