Comune in provincia di Genova, composto dalle frazioni di Calcinara e Terrile, è sito nella valle del torrente Recco, tra la costa ed il colle Caprile, in una posizione invidiabile e soleggiata. Si trova, infatti, nell'immediato entroterra, a soli 15 minuti dal mare. Il clima temperato e gradevole lo rende un luogo ideale tutto l'anno. Particolarmente piacevoli le escursioni: sul monte Tuggio, ad un'ora di cammino da Uscio, è possibile vedere le coste della Corsica, scendere al passo della Spinarola, giungere al monte Bello e al santuario di Caravaggio. Oppure seguire l'itinerario di Colombo: da Terrarossa a Genova. Dedito all'attività agricola ed al turismo, è famoso in tutto il mondo per la produzione di orologi da torre e da campanile. L'attività ebbe inizio nel XVIII secolo ad opera di Giuseppe Terrile, uomo semplice, ma dalle grandi capacità, a cui si aggiunsero negli anni altri artigiani. Oggi ad Uscio esiste una tradizione ben radicata ed un artigianato fiorente. E'sede del Museo degli orologi da torre "Trebino", famiglia che produce orologi persino per la Città del Vaticano. Famosa è anche la Colonia Arnaldi con ben dieci ettari di giardino che danno alloggio a numerose specie botaniche, oltre che a rare e preziose piante esotiche. E'famosa per le terapie a base di erbe.
I reperti archeologici rinvenuti hanno permesso di affermare che il territorio è stato abitato già dal periodo Neolitico, sebbene fosse privo di riserve d'acqua e di ripari naturali. Nel 121 a.C. fu conquistato dai Romani; dal 570 subì l'influenza dei vescovi di Milano che si estrinsecò nella costruzione nella zona di quattro pievi, tra cui quella di Sant'Ambrogio. Nel XII secolo fu inglobato nel territorio della Repubblica di Genova con la quale si posero in competizione i Fieschi che avanzavano pretese su parte della val Fontanabuona. A testimonianza della presenza dei Fieschi di Lavagna rimangono i resti di un forte presso il monte Tuggio, costruito a difesa del passo della Spinarola. In seguito subì le stesse sorti della Repubblica di Genova, fino all'inserimento nel Regno d'Italia nel 1861.
Da vedere:
La pieve romanica di Sant'Ambrogio fatta costruire dal vescovo di Milano nell'XI secolo.
La parrocchiale dedicata ugualmente al Santo Ambrogio, attigua alla pieve, la cui costruzione ebbe inizio alla fine del XIX secolo e terminò nei primi anni del XX. Presenta una facciata molto ricca che si contrappone nettamente alla semplicità della vicina chiesa romanica.
La parrocchiale di San Rocco e Sacro Cuore di Gesù a Terrile; nel 1400 fu eretta solo una cappella, poi ingrandita. Al suo interno l'altare maggiore risale al 1755, vi è un dipinto raffigurante la Madonna della Salute, risalente al 1832, il San Sebastiano di Luca Cambiaso e una scultura lignea raffigurante San Rocco risalente al XVII secolo.
La parrocchiale di Nostra Signora di Caravaggio, inizialmente cappella privata, fu ingrandita più volte; il campanile risale al 1854.
Il Museo degli orologi da torre ove sono esposti numerosi pezzi, alcuni lavorati del tutto a mano, risalenti al XVI secolo ed una campana del 1290.