Comune in provincia di Genova, situato in valle Scrivia in una posizione privilegiata, su una zona spianata da una frana staccatasi dal monte Pianetto, è stato definito "città giardino". Nel territorio sono comprese le frazioni di Savignone, Isorelle, San Bartolomeo, Vaccarezza e le località di Besolagno, Bosco, Canalbolzone, Costalovaia, Castellorosso, Cerisola, Cerreta, Gabbie, Gualdrà e molte altre.
Il ritrovamento di alcuni reperti in ceramica risalenti al XIV secolo a.C., di due tombe del IV secolo a.C. e dei resti di un villaggio ligure-romano, composto da costruzioni in legno rettangolari, con fondazioni in pietra e tetti ricoperti di paglia, hanno consentito di far risalire la datazione del primo insediamento umano all'Età del Bronzo.
Dopo la caduta dell'Impero Romano, Savignone fu sottomesso a Liutprando; tra il X e l'XI secolo divenne possedimento dei vescovi di Tortona e contemporaneamente dei marchesi di Gavi, finché i passaggi dinastici e le vicende politiche sovvertirono gli equilibri. Verso la fine del XIII secolo passò ai Fieschi, conti di Lavagna, la cui potenza era notevolmente aumentata grazie all'appoggio dell'allora Papa Innocenzo IV e del cardinale Ottobono. I Fieschi esercitarono a lungo il controllo sul territorio godendo di totale autonomia politica, emanando statuti e leggi e venendo in contrasto con le nobili famiglie dell'epoca: i Malaspina e gli Adorno. A scopo difensivo, fecero costruire un possente castello. Infine, nel 1827, morto l'ultimo dei Fieschi, Savignone passò sotto i Crosa di Vergagni che controllarono il territorio a lungo.
Da vedere:
La parrocchiale di San Pietro risalente al 1691 conserva la Visitazione di Santa Caterina di Giovanni Battista Carlone.
La parrocchiale di San Bartolomeo nell'omonima frazione custodisce tele di Luca Cambiaso e della scuola di Pietro da Cortona.
Palazzo Marchionale della famiglia Fieschi. Non si è riusciti a datare finora con precisione l'edificio, ma dall'aspetto è possibile dedurre che sia stato ricavato ristrutturando, intorno alla seconda metà del XVI secolo, una preesistente fortezza tardomedievale. Divenuto nella seconda metà del XIX secolo stabilimento termale, oggi è uno degli alberghi liguri più antichi.
Palazzo Crosa Di Vergagni risalente al 1771 si trova nei pressi della parrocchiale di San Pietro e fu fatto edificare per volere del conte Fieschi.
Villa Grendi risalente al XIX secolo.
Villa Gatto fatta costruire negli anni venti del Novecento.
Villa Grondona nella frazione di San Bartolomeo di Vallecalda.
Villa Solaro e villa Ragnoli risalenti ai primi anni del Novecento.
Villa Odero del XIX secolo.
Villa Garrè.
Il Museo Archeologico nella frazione di San Bartolomeo conserva i reperti risalenti all'Età del Bronzo.
Il Museo nazionale degli Alpini.